Maria Elisabetta Santon è l’autrice del libro La televisione che insegna a vivere, un interessante saggio scritto insieme a Nicolò Barretta che analizza l’attuale scenario della televisione italiana. Il sottotitolo del volume è Sos Tata, cucine da incubo e altri ancora… tra fiaba e realtà, proprio perché l’intento dei due autori è quello di raccontare le nuove tendenze della tv di casa nostra, alla luce di quei programmi che hanno segnato il passaggio dal sistema di trasmissione analogico a quello digitale. Si tratta di programmi di lifestyle e di coaching (che poi sono quelli che vanno per la maggiore) i quali, con l’avvento, appunto, del digitale terrestre, sono entrati, più o meno prepotentemente, nelle case (e nel cuore) degli italiani.
Tate esperte che insegnano alle mamme come educare i figli, chef di fama internazionale che svelano succulente ricette, personal trainers, dietologi e professionisti del make-up che dispensano consigli per mantenersi in forma: questi sono i personaggi, e gli argomenti, che attualmente la fanno da padrone nell’ambito della televisione italiana, fornendo ai telespettatori suggerimenti e spunti di riflessione sulle pratiche legate alla vita quotidiana. Ma che cos’è che rende queste trasmissioni così interessanti? A che tipo di pubblico si rivolgono? E soprattutto, che tipo di impatto hanno sulla società di oggi? A queste, e a tante altre domande, cercano di rispondere i due autori nel libro La televisione che insegna a vivere che, partendo da una lunga riflessione introduttiva, analizza alcuni programmi di coaching e di lifestyle, tra i quali Sos Tata, Cucine da incubo UK e Il cibo ti fa bella.
L’intento, come dicevamo, è riflettere sulle ragioni del loro successo, cercando di capire se questo tipo di televisione può svolgere, oggi, una funzione educativa. ‘La televisione di oggi, spiegano i due autori, si distanzia notevolmente dalla televisione pedagogica delle origini: una tv che voleva essere innanzitutto utile ai cittadini‘. Quella contemporanea, invece, ‘mira primariamente, in un’ottica commerciale e inevitabilmente sottomessa alla logica degli ascolti, ad ”in-trattenere” lo spettatore‘. Nell’analisi condotta nel saggio, i programmi di lifestyle e di coaching si ‘collocano a metà tra passato e presente, tra pedagogia intesa in un senso più tradizionale e nuove tendenze‘ poiché da una parte, riprendono i meccanismi tipici del reality – permettendo allo spettatore di entrare nella vita delle persone – dall’altro, offrono regole e suggerimenti su come affrontare praticamente un problema o una determinata attività. ‘Il successo che questi generi stanno riscuotendo, spiegano ancora Barretta e Santon, ci suggerisce che, nel bene o nel male, la tv rappresenta una risorsa importante nella formazione degli individui. E questo dovrebbe far riflettere chi fa la tv‘.
Maria Elisabetta Santon, classe 1986, è nata a Trieste ed è Dottore Magistrale in Comunicazione per l’Impresa, i Media e le Organizzazioni Complesse. Da sempre appassionata di tv, ha lavorato per alcune produzioni televisive, collaborando, tra l’altro, con Ce.R.T.A.– Centro di Ricerca sulla Televisione e gli Audiovisivi- dell’Università Cattolica di Milano. E’ coautrice, sempre con Nicolò Barretta, anche di un altro saggio sulle trasmissioni televisive di oggi, in particola talk e reality show, dal titolo La signora della tv. Fenomenologia di Maria De Filippi, pubblicato nel 2013 da Edizioni Unicopli. Giornalista di Nanopress, attualmente lavora come content manager presso Inrete Relazioni Istituzionali e Comunicazione.
Nicolò Barretta (Mantova, 1986) è giornalista pubblicista, saggista e critico cinematografico. Dopo la Laurea Magistrale in Filologia Moderna presso l’Università Cattolica – dove ha conseguito anche il Master in Comunicazione e Promozione del Cinema – attualmente insegna materie letterarie nelle scuole secondarie e collabora con il quotidiano La Voce di Mantova, la testata web I-filmsonline e con il magazine Look Lateral. Oltre al saggio La signora della tv. Fenomenologia di Maria De Filippi, è coautore anche de Alla ricerca della (in) felicità. Il cinema di Todd Solondz, in libreria per Edizioni Falsopiano.