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100 anni fa, esattamente il 31 luglio 1914, nasceva a Sanremo Mario Bava, il leggendario regista di cinema passato alla storia come il ‘Maestro dell’horror italiano‘, anche se nel corso della sua carriera si cimentò con successo in altri generi come gli spaghetti-western, la fantascienza, le commedie parodistiche e perfino i thriller erotici.
Passato alla storia per la creazione di effetti speciali e trucchi semplici ma ingegnosi, in un’epoca in cui gli effetti digitali ancora non esistevano, e per la tensione, la paura e l’angoscia che sapevano generare i suoi film, Mario Bava viene ricordato ancora oggi, a 100 anni dalla nascita e a 34 dalla sua morte, soprattutto per due motivi: aver ideato generi cinematografici inediti o comunque poco esplorati, per lo meno in Italia, come l’horror gotico, il cinema pulp (vent’anni prima di Tarantino) e lo slasher; e, soprattutto, per aver ispirato grandissimi registi come Martin Scorsese, Tim Burton, Ridley Scott, Joe Dante, John Landis e lo stesso Quentin Tarantino, come più volte hanno essi stessi dichiarato.
In tutta la sua carriera Mario Bava diresse 24 lungometraggi tra il 1960 e il 1977. Tra questi ne abbiamo selezionati 5 che meglio di qualunque altro simboleggiano la sua creatività: La Maschera del Demonio (1960) fu il primo horror gotico italiano; La Ragazza Che Sapeva Troppo (1962) introdusse il genere del ‘giallo all’italiana’; Roy Colt & Winchester Jack (1970) fu tra i primi spaghetti-western comici; Reazione a Catena (1971) aprì il filone degli slasher, sublimati qualche anno dopo dalla serie di Venerdì 13; e infine Cani Arrabbiati (1974) che fu l’antesignano del cinema pulp.
Sarebbe però un delitto (termine che con i film di Mario Bava calza a pennello) dimenticare altri capolavori come Ercole al Centro della Terra, I Tre Volti della Paura (pensate che questa pellicola, uscita all’estero con il titolo Black Sabbath, suggerì il nome della celeberrima heavy-metal band di Ozzy Osbourne), Terrore nello Spazio, Operazione Paura, Diabolik, Lisa e il Diavolo, Gli Orrori del Castello di Norimberga.
Come è noto, la pesantissima eredità cinematografica di Mario Bava fu poi raccolta dal figlio Lamberto, meno talentuoso del padre ma comunque in grado di regalarci ottime pellicole come Shark e Demoni.
La Maschera del Demonio
La Ragazza Che Sapeva Troppo
Roy Colt & Winchester Jack
Reazione a Catena
Cani Arrabbiati
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