Mario Draghi è stato premiato a New York, come statista dell’anno, dalla Appeal of Coscience. Complimenti anche da Joe Biden.
Mario Draghi è stato premiato, dalla Appeal of Conscience Foundation, organizzazione interreligiosa che si occupa di libertà di culto e di diritti umani, come migliore statista dell’anno. Il presidente e fondatore, il rabbino Arthur Schneier, ha consegnato personalmente il World Statesman Award 2022 al primo ministro.
Il presidente del consiglio uscente, Mario Draghi, ha ricevuto il premio come “migliore statista” da parte di Arthur Schneier, presidente e fondatore della Appeal of Conscience Foundation, un’organizzazione che si occupa di diritti umani e libertà religiosa.
Il rabbino ha sottolineato il fatto che il primo ministro italiano è stato in grado di esercitare una leadership importante, sia nel campo della finanza che in quello del servizio pubblico, aiutando sia l’Italia che l’Unione Europea, incentivando, inoltre, la cooperazione internazionale.
Schneier definisce Draghi un “leader visionario“, che ha svolto il proprio ruolo, avvalendosi delle sue molteplici “competenze finanziarie, politiche ed economiche“, con le quali ha affrontato i problemi politici e geoeconomici che si sono presentati negli ultimi tempi.
Prima di ricoprire la carica di Primo Ministro, Mario Draghi ha svolto la mansione di Presidente della Banca Centrale Europea dal 2011 al 2019. Inoltre, è stato anche Presidente del Financial Stability Board dal 2009 al 2011 e Governatore della Banca d’Italia dal 2006 al 2011.
Draghi ha lavorato, inoltre, per la Banca Mondiale a Washington, dopo aver svolto, per diversi anni, la professione di economista accademico. Dopo tale esperienza, durata per tutti gli anni ’80, l’attuale primo ministro ha fatto ritorno in Italia per iniziare a lavorare come direttore generale del tesoro.
La sua carriera è proseguita in Goldman Sachs, fino alla nomina di Governatore della Banca d’Italia, conferitagli nel 2006.
La Appeal of Conscience Foundation, sotto la guida del rabbino Arthur Schneier, opera in tutto il mondo a favore della libertà religiosa, dei diritti umani, della pace e della tolleranza dal 1965.
L’organizzazione sostiene il principio “vivi e lascia vivere” e si basa su una coalizione interreligiosa di leader economici, religiosi e di politica estera, promuovendo la comprensione reciproca, la pace e la cooperazione interreligiosa, al fine di proteggere le minoranze, sostenendo l’importanza della libertà, dei diritti umani e della democrazia, principi sui quali le nazioni possono creare una società prospera, sicura e pacifica.
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