È iniziato oggi, lunedì 8 febbraio, alle 15 il secondo giro di consultazioni del presidente incaricato Mario Draghi per la formazione del nuovo Governo.
Secondo quanto si apprende, il premier incaricato ha iniziato a tratteggiare i confini programmatici del nuovo Governo, senza limitarsi all’ascolto, come avvenuto per il primo giro di consultazioni.
Governo europeista e forte attenzione alla scuola
I confini tratteggiati sono quelli di un “Governo europeista con un forte richiamo all’atlantismo” concentrato su riforme necessarie “della Pubblica amministrazione, del fisco e della giustizia civile”.
Mario Draghi, inoltre, avrebbe detto ai gruppi parlamentari che il nuovo Governo dovrà “rimodulare il calendario scolastico” a causa dei “numerosi giorni persi”.
“Quando Draghi parla di europeismo, parla anche di sfida, tanto che è arrivato a mettere sul tavolo la questione del bilancio comune europeo” ha detto Riccardo Nencini, senatore del Psi.
Secondo quanto già detto, quindi, l’impostazione del programma del premier incaricato Mario Draghi è divisa in quattro punti. Si parla di riforme alla Pubblica amministrazione, fisco e giustizia, ma anche di scuola e di lavoro, orientato sulla creazione di grandi infrastrutture e sul turismo.
“Il programma di Governo è di lungo periodo, ma siamo di fronte ad una emergenza sanitaria immediata ed all’urgenza di presentare i piani del Recovery” ha detto Paolo Romani al termine delle consultazioni con Mario Draghi.
Lavoro e sanità tra le priorità di Mario Draghi
“Il presidente incaricato Draghi ci ha illustrato sinteticamente le priorità che intende seguire: sanità, campagna vaccinale, ambiante, di questo ne ha parlato tanto, lavoro e imprese” ha detto Manfred Schullian, componente delle minoranze linguisti del gruppo Misto della Camera.
“Draghi ci ha detto che bisogna investire e con i ristori evitare contribuiti a fondo perduto, ma finanziare le imprese per riprendere” ha concluso Schullian.
Le votazioni sulla piattaforma del Movimento 5 Stelle
Gli iscritti al Movimento 5 Stelle, da 13 di mercoledì 10 febbraio alle 13 di giovedì 11 febbraio, saranno chiamati a esprimersi su un eventuale supporto al Governo di Mario Draghi. È quanto annunciato dal M5S attraverso il suo blog.