Mario Poltronieri è morto all’età di 87 anni e la Formula 1 dice addio la sua voce storica, quella che ha raccontato i gran premi di automobilismo per un lunghissimo periodo che è andato dal 1971 al 1994, oltre due decenni pieni con epopee e sfide epiche, tutte puntualmente e professionalmente riportate dal timbro inconfondibile di questo indimenticato e indimenticabile giornalista che prima di passare dall’altra parte della barricata aveva anche corso come pilota. A dare la notizia è stata la famiglia, radunata attorno al caro che si è spento nella propria casa di Milano. Un altro lutto importante e doloroso nel mondo dello sport.
Si dice addio anche a Mario Poltronieri che stava alla F1 un po’ come Pizzul al calcio. Aveva 87 anni e se ne andato piuttosto placidamente nel tepore famigliare di casa sua a Milano. La sua voce è stata associata da subito al mondo delle quattro ruote con le cronache e dirette Rai dal 1971 al 1994 con la compagnia di Gianfranco Palazzoli e ed Ezio Zermiani. In tale periodo era così famoso da essere addirittura finito all’interno di una storia illustrata di topolino. Il suo debutto a mamma Rai, lui che era nato il 23 novembre del 1929, avvenene 1961 nella rubrica intitolata “Route e Strade” per poi diventare suoprattutto commentatore dei gran premi di Formula 1 e motociclismo. Dopo aver terminato l’avventura in Rai continuò ad apparire su Odeon Tv ed Eurosport. Come molti telecronisti e giornalisti che si rispettano, aveva provato in prima persona e in modo professionale lo sport trattato: detiene ben 112 record di velocità sulle curve sopraelevate del circuito di Monza e corse la Mille Miglia dal 1954 al 1957.
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