Marita Comi, la moglie di Massimo Bossetti, l’operaio di Mapello in carcere da due anni con l’accusa di aver ucciso la giovane Yara Gambirasio, avrebbe ricevuto compensi cospicui per le interviste che ha rilasciato ai vari giornali e programmi televisivi.
Secondo quanto riportato da L’Eco di Bergamo, la vicenda sarebbe emersa da alcune intercettazioni agli atti del processo.
In una di queste, risalente al 13 dicembre 2014, Marita Comi era a colloquio con il marito, in carcere. I due stavano discutendo del peso delle spese legali, inevitabili considerato lo stato del marito. Dal dialogo emerge in maniera inequivocabile, che la donna ha accettato di rilasciare alcune interviste per la cifra considerevole di 25mila euro:
‘Sai quanto mi hanno dato? Diciassette, dei 25 che erano, ottomila euro tutto di tasse… trattenute… Questa qua di Matrix me li hanno già tirati giù e mi hanno dato diciassettemila e sei, quello di Gente me ne hanno dati venti, erano venticinque, me ne hanno dati venti e dovrò pagare io duemila e qualcosa, quando faccio la dichiarazione, capito!’.
E dinanzi alle lamentele della donna circa l’eccessiva tassazione, il marito risponde:
‘Beh, è tutto guadagno’. E consiglia alla moglie di chiedere all’avvocato una lettera di sollecito di pagamento.
Tuttavia quello che non può emergere dalle intercettazioni è il tormento interiore di Marita Comi. Non è mai stata appellata come venale, nemmeno durante le udienze, e questa sua scelta è palesemente legata a una necessità di sopravvivenza.
E’ una donna senza reddito con tre figli da mantenere e un avvocato da pagare, per tirare fuori il marito dal carcere.
E la sua reticenza nell’accettare interviste a pagamento emerge anche da un’altra intercettazione del 23 settembre 2014, in cui Nadia, cognata di Marita, parla della questione al telefono con Agostino Comi, marito della donna.
In quel frangente, Agostino replica che senza quell’entrata di denaro non sarebbero stati in grado di fare fronte alle spese legali:
‘Questa qua è un’occasione, prendi i soldi e basta’.
E alla domanda disperata di Marita:
‘Dipende tutto da me?’.
Il fratello risponde con franchezza:
‘Se eri Berlusconi non la facevi, ma dato che non siamo Berlusconi come famiglia, sarà il caso di tirar su in tutte le maniere possibili. A loro gli interessa che parli per dieci minuti. Le domande tutte concordate prima, più di così, fischia…’.