Il giallo della coppia di coniugi trovata senza vita in casa nell’Appennino forlivese si arricchisce di nuovi elementi e spunta l’ipotesi del duplice suicidio. Nell’abitazione, gli inquirenti avrebbero individuato prove utili a irrobustire questa pista dopo l’iniziale scenario di un omicidio-suicidio.
Paolo Neri e Stefania Platania, pensionati di 67 e 65 anni ed ex dipendenti del Senato, secondo quanto emerso avrebbero scelto di togliersi la vita e avrebbero lasciato ai figli un messaggio dai contorni ancora da chiarire.
La coppia di coniugi in pensione, entrambi ex dipendenti del Senato, sarebbe morta nel contesto di un duplice suicidio. È quanto emerso dopo l’iniziale ipotesi di omicidio-suicidio avanzata a seguito del ritrovamento dei cadaveri, come confermato all’Ansa dal comandante dei Carabinieri di Meldola, Rossella Capuano.
In una prima fase investigativa, si sarebbe pensato a questo ultimo scenario poiché nell’abitazione di Spinello, frazione di Santa Sofia in provincia di Forlì-Cesena, sarebbe stata ritrovata anzitutto una sola pistola, ma sotto il corpo dell’uomo sarebbe stata successivamente individuata una seconda arma, legalmente detenuta come la prima. Marito e moglie di 67 e 65 anni si sarebbero tolti la vita e avrebbero lasciato ai figli un messaggio.
Paolo Neri e Stefania Platania si sarebbero suicidati e i loro corpi sarebbero stati trovati sul letto. A causare il decesso di entrambi sarebbe stato un colpo di pistola in bocca.
Il ritrovamento dei corpi sarebbe avvenuto dopo l’allarme dei figli preoccupati per l’assenza di contatti con i genitori. Sul posto sarebbe scattato l’intervento di Carabinieri e Vigili del fuoco che avrebbero fatto la scoperta all’interno dell’abitazione sull’Appennino forlivese. Nella casa, un biglietto rivolto ai figli che sarebbe stato trovato nella camera da letto, posato su un comodino, e sarebbe firmato al plurale.
Dai primi esami post mortem sarebbero emerse evidenze a conforto della tesi del duplice suicidio. Nel messaggio d’addio dei due pensionati non sarebbero presenti chiari riferimenti alla loro presunta appartenenza a quella che, riporta ancora l’agenzia di stampa, sarebbe una setta, o meglio una comunità, detta “Ramtha”.
Si tratterebbe di un gruppo che avrebbe sostenuto la teoria di una imminente Apocalisse, con cui, secondo alcune testimonianze, marito e moglie avrebbero avuto a che fare almeno in passato. In un passaggio del biglietto sarebbe indicata la volontà dei coniugi di trovare un luogo in cui “vivere in pace”.
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