La vita parallela di un uomo di 65 anni, che da cinque aveva un’amante e una figlia segreta, è finita nel peggiore dei modi. Un dirigente d’azienda trevigiano è stato infatti picchiato dall’amante che, dopo averlo ricattato invano per avere più soldi, ha telefonato alla moglie raccontandole la verità sul marito, subito cacciato di casa.
Tutto è cominciato cinque anni fa, quando l’uomo si è innamorato perdutamente della colf marocchina che andava a casa sua a fare le pulizie. Lei, all’epoca 42 anni, è rimasta incinta. Lui, per salvare il suo matrimonio, ha deciso di mandare via la colf e comprarle una casa a Mestre, vicino Venezia, affinché vivesse con la bimba in arrivo. È filato tutto liscio (si fa per dire, per la povera inconsapevole moglie) fino a venerdì scorso quando l’amante, stufa di essere considerata tale, ha chiamato il fedifrago ricattandolo. Se proprio doveva rimanere in secondo piano, almeno voleva più del solito assegno mensile che lui da anni le inviava puntualmente.
Lui però si è rifiutato, e così ne è nata una lite furibonda. A farne le spese l’uomo: non solo è stato picchiato dall’amante, ma è stato anche sputtanato. La marocchina, infatti, ha usato le mani anche per prendere il telefono, chiamare la moglie e sbatterle in faccia tutta la verità. Anche che il suo adorato maritino aveva una figlia segreta. La donna, scioccata, ha cacciato di casa il marito, rimasto così da solo.
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