Sospesi temporaneamente i soccorsi sulla Marmolada a causa del mal tempo. Il distacco del grande blocco di ghiaccio avvenuto ieri pomeriggio ha causato ben 7 vittime, 8 feriti e un numero ancora indefinito di dispersi.
La tragedia avvenuta ieri pomeriggio sulla Marmolada, causata dal crollo di un grande blocco di ghiaccio appartenente al ghiacciaio di Punta Rocca, ha causato ben 7 decessi, 8 persone sono rimaste ferite e attualmente non si sa ancora con precisione quanti dispersi vi sono effettivamente. Purtroppo attualmente le operazioni di ricerca sono state sospese causa mal tempo.
Nel pomeriggio di domenica 3 luglio, un enorme blocco di ghiaccio si è distaccato dal ghiacciaio di Punta Rocca, precipitando su due cordate di alpinisti.
Le persone coinvolte dovrebbero essere circa 30. Il disastro a quanto pare ha causato 7 vittime di cui almeno 3 italiani e 8 feriti. I feriti sono tutti ricoverati in ospedale e almeno due di loro si trovano in condizioni abbastanza gravi.
I soccorsi stanno lavorando senza sosta per ritrovare i dispersi, anche se non si conoscono ancora le stime precise. A quanto pare attualmente dovrebbero essere almeno 15 i dispersi, di cui 4 italiani, 3 alpinisti vicentini appartenenti alla sezione Cai di Malo e una guida.
Purtroppo però, le operazioni di ricerca e soccorso sono state interrotte necessariamente a causa del maltempo che si sta abbattendo sulla zona.
A Canazei è stata istituita la centrale operativa che sta coordinando le operazioni di soccorso e ricerca presenti: da poco sono giunti il presidente Mario Draghi, il capo del Dipartimento della Protezione Civile e i governatori di Veneto, Alto Adige e Trentino.
I governatori Fugatti e Zaia hanno anche ricevuto la telefonata del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il quale ha espresso la sua vicinanza per l’accaduto.
Purtroppo le operazioni di ricerca sulla Marmolada, che stavano avvenendo senza sosta da quando è accaduta la terribile vicenda, sono state necessariamente sospese a causa del maltempo.
I soccorsi sono stati interrotti a mezzanotte a causa del clima. Il delegato del Soccorso alpino di Belluno, Alex Barattin, aveva comunicato che le operazioni sarebbero ripartite con i droni appena avrebbe smesso di piovere. Effettivamente questa mattina sono stati inviati una serie di droni alla ricerca dei poveri dispersi.
Riguardo invece le possibili cause che hanno determinato l’avvenire di questa terribile tragedia, secondo Luca Zaia vanno ricercate nelle “alte” temperature di questi ultimi giorni.
“Dieci gradi su a Punta Rocca significano scioglimento – ha affermato Zaia – Da qui a pensare che si stacchi un condominio di ghiaccio con detriti e massi ciclopici ne passa molto”.
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