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Il fuciliere di Marina Salvatore Girone è rientrato in Italia con un volo dell’Aeronautica Militare atterrato all’aeroporto di Ciampino poco prima delle ore 18:00. Salvatore Girone dopo aver salutato i familiari all’interno dell’aereo, è sceso dal velivolo e ha stretto la mano al ministro degli Esteri Paolo Gentiloni. Poi ha abbracciato per qualche secondo la ministra della Difesa Roberta Pinotti. Ad attenderlo c’erano, tra gli altri, i presidenti della commissione Esteri della Camera, Fabrizio Cicchitto, e del Senato, Pier Ferdinando Casini. Girone, accompagnato dall’ambasciatore italiano in India Lorenzo Angeloni, è partito da New Delhi a bordo di un volo della Etihad Airways diretto ad Abu Dhabi grazie ad un Exit Visa rilasciato delle autorità indiane. Si tratta di un documento fondamentale senza il quale non avrebbe potuto lasciare il Paese.
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Argo non accompagna il suo padrone in questo viaggio di ritorno. Stiamo parlando del fedele cane di razza golden retriever che la famiglia Girone ha regalato al suo congiunto per rendergli meno dolorosa la permanenza in India. Ricordiamo che Girone manca dall’Italia da tre anni e tre mesi e che due anni fa ha perso la compagnia del commilitone Massimiliano Latorre, tornato in Italia per curarsi dai postumi di un ictus.
“È stato fondamentale anche il nostro cane in questa vicenda”, ha dichiarato la moglie di Girone, Vania Ardito. “È un Golden retriever che per noi è stato veramente importante, specialmente in quest’ultimo periodo in cui Salvatore è stato da solo a Nuova Delhi, gli ha fatto tanta compagnia”.
Salvatore Girone è partito dall’aeroporto di Ciampino a Roma verso le 18:20 con i suoi familiari. Il fuciliere di marina si è imbarcato quindi su un volo di Stato diretto a Bari, dove è arrivato intorno alle 20.00. Né lui né le autorità presenti ad accoglierlo hanno rilasciato dichiarazioni.
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La famiglia ha chiesto che non ci siano celebrazioni pubbliche per vivere l’evento in intimità e ripristinare la serenità familiare spezzata da troppi anni. Il prossimo appuntamento con le telecamere per Salvatore Girone potrebbe essere proprio il 2 giugno, alla parata per la Festa della Repubblica, a Roma, dove il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha annunciato la sua partecipazione quando con gioia ha dato la notizia del suo rientro in Italia.
Tweet riguardo #girone
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La Corte suprema indiana ha reso possibile il rientro in Italia di Salvatore Girone rendendo così esecutivo l’ordine del Tribunale arbitrale internazionale dell’Aja. Il premier Matteo Renzi ha in un primo momento confermato che il fuciliere di Marina Salvatore Girone sarebbe tornato in Italia per il 2 giugno, in occasione delle celebrazioni per la Festa della Repubblica. Ragioni di opportunità hanno poi indotto Renzi a non utilizzare quella data simbolica per i ritorno del marò, per evitare polemiche. Anche perché si è poi presentata l’occasione di permettere un rientro anticipato al 28 maggio.
”Anche Salvatore Girone finalmente in Italia. Un impegno preso dal mio primo giorno da Ministro. Un impegno che continua”, scrive su Twitter il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, poco dopo aver accolto il fuciliere di marina a Ciampino.
La Farnesina ha fatto sapere di avere accolto con soddisfazione la decisione della Corte indiana che ha dato urgente attuazione a quanto stabilito dal Tribunale arbitrale de L’Aja il 29 aprile scorso, dando l’ok al rientro di Salvatore Girone in Italia. In linea con quanto stabilito dal Tribunale de L’Aja, fa sapere il ministero degli Esteri, “Italia e India hanno cooperato nelle ultime settimane per definire le condizioni e le modalità del rientro e della permanenza nel nostro Paese di Girone, in pendenza della procedura arbitrale sul caso della Enrica Lexie”.
“La Corte suprema indiana ha deciso: finalmente il marò Girone potrà tornare a casa. L’ho sentito al telefono, siamo felici e soddisfatti”. Così il ministro della Difesa Roberta Pinotti, commentando su Twitter la decisione della Corte suprema indiana.
“Confermiamo la nostra amicizia per l’India, il suo popolo, il suo governo. E diamo il bentornato al marò Girone che sarà con noi il 2 giugno”. Così scriveva Renzi su Twitter in un primo momento.
”L’ottimo lavoro del governo Renzi ha dato i suoi frutti. Il ritorno in Italia di Salvatore Girone fino alla conclusione del procedimento arbitrale e’ la notizia che tutti ci aspettavamo”. E’ quanto afferma, in una nota, Stefano Pedica del Pd. ”L’Italia ha ottenuto un grande risultato. Un risultato che conferma il grande lavoro di tutte le nostre istituzioni. Adesso, avanti cosi’ fino a quando non verrà fatta chiarezza sulla vicenda e restituita giustizia ai nostri militari”, sottolinea Pedica.
Renato Brunetta ha postato diversi tweet a proposito della notizia del giorno, il rientro di Girone in Italia, in uno dei quali si legge: “#maró Finalmente notizia che aspettavamo da tempo. Girone torna in Italia. Pronti ad accogliere a braccia aperte nostro fuciliere di marina“. Gli fa eco Raffaele Fitto, leader dei Conservatori e Riformisti, che ommentando la decisione della Corte suprema indiana ha scritto in una nota “Felicissimi di abbracciare Salvatore Girone, il nostro marò ingiustamente detenuto in India da troppo tempo. Sono strafelice, ma non chiamatelo ‘successo“.
Intanto, subito dopo la diffusione della notizia, gli hashtag #marò e #girone sono entrati nella classifica dei primi dieci trend topic su Twitter
Tweet riguardo #Marò
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Tweet riguardo #Girone
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E a margine delle celebrazioni per il 164esimo anniversario della polizia di Stato, che si sono tenute il 26 maggio a Varese, la notizia della decisione della Corte suprema indiana di rilasciare il fuciliere di Marina italiano, Salvatore Girone è stata commentata anche dal presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, che ai cronisti ha detto “Sono veramente felice. Dopo tanto tempo e tante sofferenze e dopo molti tentativi inconcludenti, è davvero una buona notizia. Spero davvero sia un ritorno definitivo“.
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