Domenica Virzì è la donna che vive con il cuore di Marta Russo. Dopo 20 anni dall’omicidio di Marta Russo, la studentessa uccisa alla Sapienza e al centro di un intricato caso di cronaca nera, la donna è stata intervistata dal Messaggero.
Dopo l’omicidio di Marta Russo, i genitori decisero di donare i suoi organi. L’Associazione Marta Russo è nata proprio per sensibilizzare alla donazione degli organi. «Come potrò essere utile agli altri? Ciao, io sono Marta e questa era la domanda che mi chiedevo più frequentemente quando scrivevo i miei diari. Adesso, che sono passati 20 anni da quando non sono più con voi, sono felice, perché utile lo sono stata in mille modi diversi», è scritto sulla pagina dell’Associazione.
Tra le persone salvate dalla donazione degli organi di Marta Russo c’è, appunto, Domenica Virzì, una signora di Enna. Queste le sue parole: «Dal giorno del trapianto la mia vita è cambiata totalmente. Il cuore di Marta mi ha dato la forza per andare avanti. Ora batte tranquillo. Marta mi ha ridato la vita. Non avrei mai pensato di riuscire a vedere i miei nipotini, i miei figli crescere».
Domenica Virzì, che quando aveva trent’anni fu colpita da una malattia cardiaca molto grave, deve la vita a Marta Russo: «Dopo l’operazione, quando mi sono svegliata, mi sono sentita subito bene. Stavo bene e ho avuto un unico desiderio: incontrare i genitori di Marta, anche se la legge non consente di sapere chi è il donatore, ma il caso era eclatante e mi hanno cercato anche loro. Il cuore di Marta mi ha dato la forza per andare avanti, per reagire all’operazione. Ora batte tranquillo e giro le scuole con la mamma di Marta per spiegare l’importanza della donazione degli organi».