E’ l’ultimo giorno di Carnevale e si chiama ‘martedì grasso‘: ma quali sono le origini, e il significato, della giornata culmine dei festeggiamenti carnevaleschi? Originariamente legato, così come tutto il periodo del Carnevale, alla tradizione religiosa, il ‘martedì grasso‘ deve il proprio nome alle grandi abbuffate alle quali ci si abbandonava prima del Mercoledì delle Ceneri, giorno d’inizio della Quaresima cristiana e quindi di un (lungo) periodo di astinenza dai piaceri del palato. Oggi il ‘martedì grasso‘ si vive festeggiando con sfilate di maschere, travestimenti, carri allegorici ed eventi d’ogni tipo ed è preceduto dal ‘giovedì grasso‘, anch’esso identificato dalla tradizione carnevalesca come una giornata ‘abbondante’ in cui le grandi mangiate, ed il divertimento sfrenato, la fanno da padrone.
Le origini e il significato del martedì grasso, dunque, rimandano al Carnevale inteso sia come festa pagana (legata agli antichi culti che celebravano il rapporto uomo-terra), sia come festa religiosa, diventando, con la diffusione del Cristianesimo, una sorta di inizio ufficiale delle celebrazioni quaresimali.
Il divertimento, i bagordi, le licenziosità che caratterizzavano questa festa, quindi, raggiungevano il culmine il martedì che precedeva il giorno delle Ceneri, quando, iniziando la Quaresima, s’imponeva un lungo periodo di astinenza da qualsiasi tipo di piacere, dal palato a quello carnale. Per questo motivo, nella giornata del ‘martedì grasso‘, si era soliti consumare tutti i cibi gustosi e prelibati che durante il periodo successivo non potevano essere consumati. E proprio per il fatto che si mangiavano cibi grassi, anche l’ultimo giorno di Carnevale è detto, in Italia, ‘martedì grasso’.
Il ‘martedì grasso’ in Italia e nel mondo
A seconda dei Paesi e delle regioni d’Italia, il ‘martedì grasso‘ può assumere nomi diversi (in Sardegna, ad esempio, è detto ‘martinsero‘ o ‘martinsperri‘) ma è festeggiato più o meno allo stesso modo; l’unica eccezione riguarda la diocesi di Milano che, seguendo il rito Ambrosiano, posticipa l’inizio della Quaresima alla domenica dopo il Mercoledì delle Ceneri. L’ultimo giorno di Carnevale, perciò, cade di sabato anziché di martedì.
Per quanto riguarda il nome, nel Regno Unito il ‘martedì grasso‘ è detto ‘shrove tuesday‘, dal verbo to shrive (confessarsi, chiedere l’assoluzione) in riferimento al successivo Mercoledì delle Ceneri; in Germania, e in tutti i Paesi Scandinavi, invece, il giorno culmine del Carnevale è il ‘Rosenmontag‘, il ‘lunedì delle rose‘, mentre in Polonia si festeggia il ‘tłusty czwartek‘, il ‘giovedì grasso’. Negli Stati Uniti, infine, è conosciuto sia col termine francese ‘mardi gras‘ che con quello inglese di ‘pancake day‘, in riferimento alle frittelle, oggetti di vere e proprie competizioni tra famiglie, scuole e città.