Da oggi 1 ottobre non saranno più obbligatorie le mascherine sull’autobus, sul treno e in metro. Rimane la necessità di indossarle in ospedale.
Il Governo ha stabilito che da oggi la mascherina sarà obbligatoria solamente, oltre agli ospedali e strutture socioassistenziali, in determinati luoghi di lavoro. Le differenze tra i mezzi di trasporto, tra i settori privati e pubblici: cosa cambia da oggi.
A partire da oggi, 1 ottobre, non sarà più necessari indossare la mascherina sui mezzi pubblici. La decisione del governo di Mario Draghi ancora in carica per affari correnti, per il momento, è stata quella dunque di non prorogare le ordinanze non firmando alcun decreto. L’ordinanza è invece stata firmata per quanto riguarda gli ospedali, dove rimarrà l’obbligo di uso delle protezioni individuali per contenere il conteggio del covid.
Nello specifico, saranno solamente alcune categorie a rimanere esenti dall’obbligo di indossare la mascherina. Sui mezzi di trasporto locale e interregionali, dove prima era necessaria la mascherina ffp2, non sarà più prevista alcuna restrizione.
Seguono anche, oltre ad autobus e metropolitane, nonché treni, anche i traghetti e le navi, così come i treni per uso intercity e alta velocità regionale. E ancora gli autobus a noleggio, i bus di trasposto scolastico delle scuole elementari, secondaria di primo e secondo grado. Fano parte di queste categorie anche gli aerei, sia voli nazionali che internazionali.
Per quanto riguarda invece il settore sanitario, l’obbligo era valido fino al 30 settembre, così come per i mezzi pubblici. Ma in questo caso il governo ha deciso di intervenire prolungando il decreto con la decisione di rendere ancora obbligatoria la mascherina.
Obbligo che si estende ai lavoratori, ai visitatori, agli utenti, di ospedali, strutture socioassistenziali, sociosanitarie, così come le strutture di lungodegenza e riabilitative. Residenziali per anziani invece sarà obbligatoria solo fino al prossimo 31 ottobre.
Altro punto importante, rimane l’obbligo vaccinale per i sanitari fino al prossimo 31 dicembre. In questi giorni un infermiere No Vax è stato sospeso per aver presentato documentazione falsa di certificazione, prestando servizio senza aver mai ricevuto alcuna dose del vaccino anticovid.
Ma anche nel settore del lavoro ci sarà una distinzione. L’obbligo della mascherina rimane nel settore privato solamente per chi lavora fianco a fianco, ossia tra i colleghi che non possono mantenere la distanza di sicurezza. Anche quest’obbligo finirà il 31 ottobre.
Nel settore pubblico invece si raccomanda l’uso della mascherine ffp2 ma non vi è alcun obbligo negli uffici. I casi in cui si raccomanda l’uso sono quelle di contatto col pubblico sprovvisto di mascherina, per le file, e nei casi di affollamento o di spazi chiusi come gli ascensori. Il datore di lavoro, secondo i protocolli, dovrà rendere disponibile ai propri lavoratori le mascherine ffp2, per fornire loro adeguati dispositivi di protezione. Ovviamente tali norme si applicano anche in caso di focolaio sul posto di lavoro.
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