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Maschicidio in Italia: i numeri di una strage nell’ombra

Il maschicidio in Italia rappresenta un fenomeno, di cui non si sente parlare molto e spesso, eppure gli ultimi dati a disposizione dimostrano come la questione sia sempre più in aumento, non solo nel nostro Paese, ma in tutto il mondo. Parlando di questo argomento è facile cadere negli stereotipi, perché non si fa altro che associare la violenza ad una personalità più propriamente maschile, non pensando invece che anche le donne possono essere protagoniste di fatti di sangue non meno crudeli. Una strage nell’ombra, quindi, quella delle donne che uccidono uomini.

Da un certo punto di vista potrebbe rappresentare l’altra faccia della medaglia, in questo caso l’altra faccia del femminicidio. Anche da parte dei media negli ultimi tempi c’è stata molta attenzione ai casi in cui le vittime sono state donne. Anche il maschicidio, comunque, merita di ricevere la giusta considerazione, soprattutto per comprendere più in fondo la società nella quale viviamo.

I numeri

La violenza delle donne sui mariti o sugli uomini in generale, che possono essere anche conviventi o amanti, dilaga in tutto il mondo, dall’Europa all’America. Basta tenere presente alcuni dati che sono emersi nel corso degli ultimi anni, per rendersene conto. In Germania, ad esempio, il Ministero della Famiglia ha scoperto che il 25% degli uomini ha subito una violenza fisica all’interno delle mura domestiche, il 15% è stato vittima anche di violenza psicologica. In Inghilterra un uomo su sei sperimenta abusi familiari, mentre negli Stati Uniti la violenza fisica tra partner è stata attribuita per il 30% alle donne. E’ da specificare, inoltre, che spesso gli uomini non denunciano i maltrattamenti, perché provano un senso di vergogna e di colpa, per la loro “debolezza”, che li porterebbe ad essere vittime.

I casi di maschicidio

ANA TRUJILLO – Ana Trujillo era la fidanzata del professor Anderson, Alf Stefan Anderson, professore universitario di Houston. E’ stata proprio lei a colpirlo con 25 colpi di tacco in faccia, in testa e sul collo. Un tacco 14, e le scarpe sono state ritrovate accanto al cadavere. Ana è stata condannata per omicidio alla pena dell’ergastolo. Una sera di giugno la coppia era uscita e aveva bevuto. Tornati a casa, verso le due di notte, è scoppiato un litigio. Lui sarebbe caduto a terra e la donna gli si sarebbe seduta di sopra, impedendogli ogni movimento. Poi si è tolta la scarpa e ha iniziato a colpirlo con il tacco. La 45enne è stata descritta come una persona piuttosto violenta, visto che anche l’ex fidanzato ha raccontato di essere stato aggredito precedentemente. Secondo la tesi della difesa, si sarebbe trattato soltanto di legittima difesa, ma i giudici non hanno creduto a questa versione

MARIA ANDRADA BORDEA – Maria Andrada Bordea era la moglie del muratore rumeno Dimitru Bordea, il quale è stato ritrovato morto nella sua abitazione il 2 marzo. La gola e il torace erano stati trafitti da varie coltellate. La coppia viveva il dramma della disoccupazione. All’inizio si era pensato ad un suicidio, dovuto alle difficoltà della crisi. Le indagini, invece, hanno fatto ricadere le accuse sulla moglie, che è stata arrestata per omicidio. L’autopsia dell’uomo ha rivelato l’impossibilità dello stesso di autocolpirsi. Ad inchiodare la donna sono state le testimonianze dei vicini, i quali avrebbero riferito di averla vista uscire con gli abiti sporchi di sangue.

MARIA MASCETTI – La vicenda di Maria Mascetti è accaduta a Scalea, in provincia di Cosenza. La donna ha ucciso il compagno a coltellate. La vittima è Giuseppe Ronco, di 75 anni. La donna di 69 anni avrebbe tentato il suicidio, ferendosi e poi avrebbe chiamato i soccorsi, facendo arrivare i carabinieri e i vigili del fuoco. E’ stata la donna a confessare l’omicidio del compagno, che sarebbe avvenuto in seguito ad una lite.

ANGELA BARAN – Il 25 marzo a Torino è stata ricoverata in rianimazione una donna di origine rumena. Tutto è accaduto in seguito ad una lite violenta con il marito a San Luigi di Orbassano. La donna era stata percossa. Il marito è invece morto in seguito ad una coltellata che la donna stessa gli ha praticato sull’addome con un coltello da cucina. A quanto pare la 54enne potrebbe aver reagito dopo un’aggressione dell’uomo. A trovare i genitori è stata la figlia. Secondo le ricostruzioni dei fatti i due litigavano spesso.

Giorgio Rini

Giorgio Rini è stato collaboratore di Nanopress dal 2014 al 2017, occupandosi principalmente di politica, cronaca e spettacoli.

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