Massiccio attacco di droni ucraini sul suolo russo, colpito l’aeroporto di Pskov

Un massiccio attacco di droni ucraini nella notte ha colpito diverse zone della Russia, colpito anche l’aeroporto di Pskov. A causa dell’attacco si è verificato un vasto incendio. Attaccata anche a Sebastopoli. Al momento non si hanno informazioni su possibili vittime o feriti.

Vigile del fuoco spegne incendio
Vigile del fuoco spegne incendio – Nanopress.it

Anche l’esercito russo ha attaccato l’Ucraina nella notte. Ad essere particolarmente presa di mira è stata la capitale Kiev, secondo quanto riportato dalle autorità militari della città è l’attacco più grave degli ultimi mesi. A causa dei vari attacchi sulle regioni ucraine ci sarebbero almeno due vittime, notizia però ancora da confermare.

Colpito l’aeroporto di Pskov in Russia, attaccata la capitale di Kiev

Alle prime ore di questa mattina Mikhail Vedernikov, governatore regionale russo, ha affermato che l’aeroporto che si trova nella città di Pskov è stato preso di mira dai droni ucraini.

La città si trova nel territorio nord-occidentale della Russia e l’esercito russo è impegnato a respingere l’attacco. La notizia è stata diffusa sui social media dove il governatore ha anche pubblicato il video di un grave incendio.

Nel video oltre alle fiamme si possono udire le esplosioni e le sirene in sottofondo. Al momento non risultano registrate vittime. Vedernikov si è recato sul luogo dell’incidente per valutare, insieme a chi di competenza, l’entità dei danni, lo ha riportato su Telegram.

Al momento il Ministero della Difesa russo non ha ancora rilasciato alcuna dichiarazione o commento sui fatti. Secondo le indiscrezioni però quattro aerei da trasporto pesante sarebbero rimasti danneggiati, sono di tipo Ilyushin Il-76.

Questa città non è la prima volta che viene colpita dagli attacchi ucraini, già a fine maggio era stata presa di mira. Inoltre nelle ultime settimane gli attacchi sul territorio russo si sono intensificati.

Intanto il Ministero della Difesa russo ha reso noto che l’esercito russo ha distrutto quattro navi da guerra militari ucraine che si trovavano nel Mar Nero, erano in grado di trasportare fino a 50 uomini delle forze speciali.

L’attacco è avvenuto poco dopo la mezzanotte e la notizia è stata diffusa direttamente sul canale social Telegram del ministero.

La Tass ha riportato che i servizi del traffico aereo hanno ritenuto necessario chiudere temporaneamente l’aeroporto di Vnukovo che si trova a Mosca. Attualmente è stato riaperto ed è perfettamente funzionante.

Il ministero della Difesa di Mosca ha reso noto che diversi droni militari ucraini sono stati abbattuti nella notte, i droni sorvolavano i cieli di due regioni in particolare ma al momento non è stato reso noto quali sono.

Andriy Klychkov, governatore della regione russa di Orlov, ha dichiarato che due droni sono stati abbattuti nella notte sui cieli della sua regione. Non ci sono state segnalazioni di danni o di vittime. La notizia è stata riportata su Telegram.

L’esercito russo ha messo in azione la flotta russa del Mar Nero per respingere il massiccio attacco di droni che si è verificato nella baia principale della città di Sebastopoli, in Crimea.

A riportare la notizia è Mikhail Razvozzhayev, governatore della città, attraverso un messaggio Telegram. Secondo le informazioni tutte le forze russe della zona sono in azione.

Lo stesso ha poi riferito che l’attacco è stato sventato ma non si sa ancora con certezza il numero degli obiettivi distrutti e la situazione è continuamente monitorata.

Un altro veicolo aereo ucraino senza pilota di tipo UAV è stato intercettato e abbattuto sulla regione di Ryazan che si trova al centro della Russia, per il ministero della Difesa russo l’attacco è avvenuto intorno alle 2:30.

Il ministro della Difesa russo ha definito questo attacco ucraino un “attacco terroristico contro strutture sul territorio della Federazione Russa”, attacco che per i russi è stato sventato completamente.

Verso le ore 3:30 di questa mattina, ora locale, alcune forti esplosioni sono state avvertite ad Odessa, per Oleksiy Goncharenko, deputato ucraino, si tratta di un attacco missilistico.

Un altro attacco missilistico russo è avvenuto sulla città di Kiev, la capitale ucraina, e per questo sono state avvertite diverse esplosioni. A riportare la notizia sono le autorità civili e militari della nazione che hanno reso noto che ci sono stati almeno due morti.

Da quanto riportato i detriti sono caduti sul tetto di un edificio commerciale nel quartiere di Darnytskyi e sul posto sono intervenuti i servizi di emergenza. La notizia è stata riportata da Sergej Popko, capo dell’amministrazione militare della città, sul suo canale Telegram.

Lo stesso Popko ha detto che si sta in queste ore verificando le informazioni sulle vittime dovute all’attacco notturno dei russi. Secondo le autorità militari si tratta dell’attacco più potente che la capitale ha subito dalla scorsa primavera.

Oltre 20 obiettivi nemici sono stati distrutti dall’esercito ucraino.

Drone militare attacco missilistico
Drone militare attacco missilistico – Nanopress.it

Zelensky: “C’è la possibilità che l’Ucraina entri nella Nato prima della fine della guerra”

Il presidente Zelensky non esclude che la Nato possa decidere di invitare il suo Paese ad entrare a far parte dell’organizzazione prima che finisca la guerra. Secondo il presidente l’invito è possibile e se questo avvenisse porre fine alla guerra molto più velocemente.

Queste sue dichiarazioni sono state rilasciate in un’intervista con Rtp, un’emittente statale portoghese. Zelensky ha però anche affermato che non tutti hanno la stessa opinione, molti dei Paesi membri della Nato hanno più volte espresso che l’ingresso dell’Ucraina sarà possibile solo a guerra conclusa.

Ha poi voluto esprimere anche le sue considerazioni sul possibile ingresso dell’Ucraina in Unione Europea, per il presidente ci sono tutte le possibilità per avviare un dialogo sul futuro della sua nazione all’interno dell’UE e per prendere una decisione entro quest’anno.

Il lavoro di ingresso per Zelensky inizierà a partire dal 2024, anno in cui spera di poter mettere in campo di battaglia gli F-16 che sono stati donati all’Ucraina.

Il totale dei mezzi che dovrebbe ricevere l’esercito ucraino è di circa 60 velivoli ma non tutti verranno resi disponibili nello stesso momento.

Per Zelensky sono comunque un mezzo in più per garantire la sicurezza sui cieli ucraini.

Intanto Yurii Shchyhol, capo del Servizio speciale di comunicazione statale, durante un intervento alla televisione ucraina ha dichiarato che l’esercito perde circa 45 droni ogni giorno.

Questo numero include sia i più basici come Matrice e Mavic che quelli più grandi e professionali che sono sia di produzione ucraina che di produzione straniera.

I droni vengono usati giornalmente come mezzo di ricognizione a corto raggio ma anche per il controllo del fuoco. Altri vengono impegnati per distruggere la manodopera e i vari equipaggiamenti dei nemici.

Per questo, da quanto riportato da Shchyhol, la nazione ucraina sta facendo di tutto per acquistarne in grande quantità, e acquista tutto ciò che trova disponibile sul mercato. Ad oggi sono stati commissionati 22mila droni d’attacco e circa 15mila sono stati già consegnati.

Impostazioni privacy