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Massimo Boldi interpreterà Silvio Berlusconi: una frase che già di per sé ha preso alla sprovvista mezza Italia, ma se la trasformiamo in Massimo Boldi interpreterà Silvio Berlusconi nel nuovo film di Paolo Sorrentino si va immediatamente a caccia della fonte, magari è l’ennesima bufala del web. Pare che l’attore comico 71enne sia stato scelto dal regista Premio Oscar per dare vita al suo prossimo personaggio cinematografico, che arriva dritto dritto dalla nostra storia politica. Sorrentino non si accontenta di aver ritratto Andreotti in Il Divo e per ‘Loro’ punta al pesce più grosso di tutti.
PAOLO SORRENTINO ANNUNCIA IL SUO PROSSIMO FILM, ‘LORO’
Le voci di settore su Massimo Boldi nei panni di Berlusconi per Paolo Sorrentino non hanno al momento il supporto ufficiale di una conferma, ma neanche la certezza di una smentita, perciò via libera alle elucubrazioni. Boldi ha alle spalle una prolifica attività di attore prevalentemente comico, quando non proprio da osteria, e l’accostamento del suo nome a quello di Sorrentino ha scatenato non poco sconcerto. Le doti interpretative di Boldi possono o meno essere messe in discussione, ma a rendere il tutto così paradossale è la mancanza boldiana di esperienza drammatica, aggravata dal fatto che non si tratta di una particina, ma del ruolo principale.
MASSIMO BOLDI E CHRISTIAN DE SICA: POSSIBILE REUNION
Non sarebbe la prima volta che Paolo Sorrentino utilizza personaggi del cinema e della televisione trash nel proprio lavoro, come nel caso dell’inserimento nella Grande Bellezza di Sabrina Ferilli, investita di un ruolo tragico ma comunque marginale. Nel medesimo film c’era anche Carlo Verdone, ma non mi pare il caso di paragonarlo professionalmente alla showgirl, vista la sua comprovata vena drammatica, presente nella sua filmografia e nel suo stile ben oltre l’isolato episodio nella carriera di Massimo Boldi, risalente al 1996. La star di cinepanettoni e commedie estive a base di matrimoni, corna e vacanze disastrate ha infatti recitato con successo in Festival di Pupi Avati, ma, si sa, una rondine non fa primavera.
Se la notizia dovesse essere confermata, per Massimo Boldi sarebbe un notevole cambio di registro, ma potrebbe addirittura regalarci un attimo di stupore. Ad essere maligni e cattivi fino in fondo, potremmo anche pensare che Paolo Sorrentino abbia maliziosamente scelto un profeta del cinema nazionalpopolare come specchio della figura politica che si accinge a raccontare. Che poi si tratti di un attore che ha basato metà della propria carriera su pernacchie, gag, malintesi, bonarietà all’italiana, volgarità e una lunga lista di donne poco vestite… Beh, può comunque trattarsi di una coincidenza.