Il primo amore non si scorda mai e Massimo Moratti, ex presidente dell’Inter, è ancora innamorato della sua squadra del cuore e anche i tifosi lo ricordano con grande stima ed affetto. Il magnate italiano ha ceduto l’Inter ha Thohir ormai tre anni fa e con l’arrivo dei cinesi del Gruppo Suning, Moratti ha dovuto fare l’ultimo passo che lo ha allontanato definitivamente dall’Inter ma in futuro un ritorno “potrebbe succedere”.
Massimo Moratti, incalzato da FC InterNews, ha risposto alla domanda su un possibile duo ritorno alla presidenza nerazzurra e l’ex numero uno nerazzurro ha affermato: “Non è questo il momento e non è nei miei programmi immediati, ma per il futuro certo. Potrebbe succedere“.
Una risposta quasi incredibile se si pensa che i cinesi sono arrivati da meno di un mese e che Moratti è stato “messo” fuori dai giochi nerazzurri. Il presidente che verrà ricordato per il “Triplete” ha quindi già nei sogni quello, un giorno, di tornare magari non come unico proprietario ma chissà, il calcio, e tutto ciò che ruota attorno ad esso, è strano.
Moratti ha successivamente dichiarato la sua posizione sull’Inter attuale e sugli obiettivi: “c’è sempre tanto ottimismo, mischiato anche a del realismo. Io credo che l’Inter sia quasi obbligata ad andare in Champions League. Ci sono tanti nuovi giocatori ed è quindi normale che ci siano tante e rinnovate speranze, ma occorre pazientare. Soprattutto all’inizio. Non va inoltre dimenticato il cambio improvviso di allenatore, ma le prospettive di questa squadra restano importanti“.
La nuova Inter con Banega, Candreva, Joao Mario e Gabigol. Quest’ultimo potrebbe ricordare, nei sogni dell’ex presidente, quel Ronaldo che lui portò a Milano e che fece sognare i tifosi nerazzurri e tutti gli amanti del gioco del calcio. Se Gabigol fosse anche solo la metà di Ronaldo, l’Inter avrebbe fatto un’affare. Il campo ci dirà la verità.
Moratti chiude parlando della Juventus e del ricorso che la dirigenza bianconera ha provato a fare per ricevere un risarcimento per i fatti risalenti a Calciopoli: “Ritengo che il risultato del ricorso valga meno rispetto alla memoria e ai fatti di quanto successo a suo tempo. Gli atti ufficiali hanno minore importanza, è sufficiente ricordare. Non c’è quindi molto da commentare, è tutto chiarissimo. Lo giudico come un risultato scontato. Non perdo troppo tempo ad approfondire questa notizia. Non ne vale la pena“.
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