Oggi è il giorno in cui è in esame alla Camera la proposta di legge del centrodestra, che mira a rendere la maternità surrogata come reato universale. Gli aggiornamenti sul voto.
Questa mattina, nell’Aula della Camera, è iniziato l’esame per la proposta di legge che il centrodestra ha introdotto qualche mese fa, ovvero quello che riguarda la maternità surrogata.
Il testo propone il così detto “utero in affitto” come reato universale, punibile dalla legge per qualsiasi cittadino italiano, anche se si tenta la pratica all’estero. Vediamo a che punto sono le votazioni e le reazioni a questa discutibile proposta di legge.
Oggi alla Camera si prende in esame la proposta del governo di centrodestra, contro la maternità surrogata.
Secondo il testo, la gestazione per altri dovrebbe essere punita come reato universale, con il carcere da 3 mesi a 2 anni e una multa fino a un milione di euro.
Carolina Varchi di Fratelli d’Italia, relatrice del provvedimento, e il governo rappresentato dal sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro Delle Vedove, hanno bocciato tutti gli emendamenti tranne uno, presentato da Augusta Montaruli, sempre di Fratelli d’Italia.
È stato respinto anche l’emendamento relativa alla maternità surrogata solidale, presentato da Riccardo Magi, che voleva regolamentare la pratica di gestazione per altri in modo molto specifico, tramite un registro nazionale delle gestanti.
Il PD non ha partecipato alla votazione di questa proposta nello specifico, la capogruppo Chiara Braga ha spiegato che secondo il partito questo emendamento è una forzatura parlamentare e invece bisogna contrastare nettamente la proposta “violenta” del centrodestra.
Il Movimento 5 Stelle, invece, si è astenuto, mentre Alleanza Verdi e Sinistra ha votato a favore, con eccezione di Luana Zanella, che ha spiegato come secondo lei la maternità in questo modo viene ridotta “a mezzo di produzione a vantaggio di altre e altri”.
Dopo le dichiarazioni di Luana Zanella, in cui parlava di donne sfruttate per le proprie capacità riproduttive, ha reagito Alessandro Zan, che ha preso parola dicendo:
Ho sentito un discorso reazionario. Stiamo parlando di persone di bambini e di famiglie che non meritano questo sciacallaggio quotidiano. Chiedo un linguaggio rispettoso alla vita di queste persone.
Alle sue parole risponde Filiberto Zaratti con una nota, in cui descrive le parole di Zan come intolleranti rispetto al pensiero altrui:
Gli ricordo che se c’è qualcosa di veramente reazionario è il non saper rispettare le differenze di pensiero. Se proprio ci tiene a rimarcare le difformità di pensiero, lo invito a guardare dentro il suo partito, ne uscirebbe imbarazzato. Del resto Zanella non ha bisogno di difese, parlano per lei le sue azioni, ad esempio quando occupava le chiese e gli ospedali per difendere il diritto all’aborto.
Dal centrodestra poi replica Elisabetta Gardini, vicecapogruppo di Fratelli d’Italia, che parla della posizione della sinistra come un appoggio a una pratica che oltraggia la dignità delle donne e non rispetta i diritti dei bambini.
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