Novità da Netflix Italia, che annuncia una nuovissima serie con l’attrice Matilda De Angelis, che sarà Lidia Poët, la prima avvocata d’Italia. Ecco cosa sappiamo.
Arrivano le prime immagini e il poster della nuova serie Netflix La legge di Lidia Poët, una nuovissima serie prodotta da Matteo Rovere.
Una storia ancora mai raccontata, dai più sconosciuta, quella della prima avvocata italiana, interpretata dalla giovane Matilda De Angelis. Ecco tutto quello che sappiamo e il teaser trailer dello show.
Vi siete mai chiesti chi è stata la prima avvocata in Italia? Forse non tutti, anzi probabilmente in pochissimi, ma ci pensa Netflix a fare luce a questo dubbio.
Il colosso dello streaming, infatti, ha annunciato ufficialmente l’uscita della serie La Legge di Lidia Poët, la primissima donna a entrare nell’Ordine degli Avvocati del nostro Paese.
Come vediamo dal primo teaser trailer della serie, che sarà composta da 6 episodi, la protagonista è interpretata da Matilda De Angelis, un ruolo sicuramente complicato e non semplice, ma che incuriosisce molto.
Al suo fianco, ci sarà anche Eduardo Scarpetta, che interpreta il giornalista Jacopo Barberis, ma anche Pier Luigi Pasino, Sara Lazzaro, Sinéad Thornhill e Dario Aita.
La trama è tutta incentrata sul personaggio di Lidia Poët, una ragazza che studia per diventare avvocato alla fine del 1800. Lidia vuole iscriversi all’Ordine ufficiale, ma questa cosa le viene impedita dal Tribunale, che dichiara illegittima la sua iscrizione, solo perché donna.
Ma Lidia Poët non si arrende e fa di tutto per contrastare la decisione, cercando di ribaltare anche quei pregiudizi che aleggiano attorno alle donne dell’epoca.
Diretta da Matteo Rovere e Letizia Lamartire, La Legge di Lidia Poët è una serie che parla di pregiudizi e apparenze, in un periodo in cui le donne non erano inserite per nulla nel mondo del lavoro.
La serie arriverà su Netflix il 15 febbraio 2022, non solo in Italia ma anche in tutti i Paesi dove è attiva la piattaforma.
La storia di Lidia Poët è davvero d’ispirazione: una donna piena di passione, coraggio e determinazione, tutte doti che l’hanno portata a raggiungere un obiettivo che, nel 1800, sembrava impossibile.
Lidia si è laureata in giurisprudenza nel 1881, una delle prime donne a farlo, tra l’altro con il massimo dei voti. Iniziò a fare pratica e, dopo due anni, presentò la domanda all’Ordine degli Avvocati.
Visto che non esistevano, effettivamente, norme che escludevano le donne dall’iscrizione, l’Ordine approva la sua richiesta ma la Corte d’appello di Torino, accettando il ricordo del Procuratore Generale del Re, fa annullare l’iscrizione.
Insomma, all’epoca l’avvocato veniva visto come un mestiere per soli uomini, come tanti altri del resto, per cui Lidia si trovo di fronte a numerosi ostacoli da superare.
Non si arrende, la sua tempra è forte e non si fa abbattere da queste decisioni maschiliste, che all’epoca però venivano anche viste come giuste dall’opinione pubblica.
Continua a lavorare presso lo studio legale del fratello, continuando a lottare per i più deboli, soprattutto per le donne.
Lidia trascorre la sua vita appassionata dal suo lavoro, non si ferma e solo a 65 anni vede coronato il suo sogno.
Infatti, nel 1919, il Movimento delle donne riesce a far approvare al Parlamento una legge che ammette le donne ai lavori di pubblico ufficio: Lidia Poët diventa finalmente avvocata a tutti gli effetti.
Questa donna ha aperto un varco importantissimo a tutte quelle dopo di lei, che desideravano lavorare in un ambito definito “per soli uomini”.
Una grandissima vittoria che, da quel momento, diventò simbolo per le donne italiane che volevano avvicinarsi a lavoro forense, ma non solo.
Ancora oggi, sappiamo bene che le donne continuano a lottare nel mondo del lavoro, soprattutto in determinate categorie.
Ecco perché è importante conoscere la storia di Lidia Poët, ma anche di tante altre donne prima e dopo di lei: un esempio che ancora oggi serve a tutte coloro che lottano per raggiungere un obiettivo, nonostante le difficoltà che molti retaggi culturali portano nella nostra società.
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