Nel giorno dei funerali di Fabrizio Frizzi, Alfonso Signorini ha scelto di svelare la malattia del conduttore in collegamento con Matrix su Canale 5. Dopo la morte del volto Rai, molti amici e colleghi hanno fatto riferimento alla sua precaria condizione di salute, ma nessuno era entrato nello specifico raccontando da cosa fosse affetto.
Legato a Fabrizio Frizzi da una profonda amicizia, Alfonso Signorini, prima di parlare apertamente della malattia, ha ricordato uno dei momenti più felici della loro carriera che li portò a vivere ‘fianco a fianco’, circa quindici anni fa. Erano i tempi in cui il compianto conduttore, dopo un periodo di crisi in Rai, ritornava negli studi di Viale Mazzini, mentre il direttore del settimanale Chi era reduce dal successo con Chiambretti C’è: ‘A Michele Guardì venne in mente di affiancare me e Stefania Orlando a Fabrizio nel mezzogiorno di Rai 2: così l’ho conosciuto’.
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Alfonso Signorini: ‘Fabrizio Frizzi, una brava persona’
E’ con la conduzione di Piazza Grande, quindi, che è iniziato il rapporto di amicizia tra Alfonso Signorini e Fabrizio Frizzi: ‘Già dall’inizio, quando mi ha stretto la mano, per quella strana empatia che si crea, ho capito di avere di fronte a me una brava persona’.
I ricordi della felice esperienza lavorativa del direttore del settimanale Chi accanto al conduttore scomparso solo pochi giorni fa si sono susseguiti e hanno tracciato l’immagine di un uomo di spettacolo umile, buono, sempre pronto a tendere la mano e a lasciare il passo agli altri, senza primeggiare.
E’ così, infatti, che Fabrizio Frizzi è stato dipinto da amici e colleghi e continua ad essere ricordato dai telespettatori che lo hanno sempre seguito ed apprezzato nel corso degli anni.
Molti, però, erano rimasti all’oscuro della sua malattia, palesatasi in seguito all’ischemia cerebrale che lo aveva colto all’improvviso durante le registrazioni de L’Eredità lo scorso ottobre 2017.
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Alfonso Signorini sulla malattia di Fabrizio Frizzi: ‘Sapeva di non avere scampo’
A conclusione della puntata di Matrix, Alfonso Signorini e Alessandro Cecchi Paone, hanno preso la parola per commentare le polemiche nate sul web relative la conduzione di Telethon da parte di Fabrizio Frizzi.
‘E’ grazie alla ricerca che Fabrizio ha potuto lavorare fino alla fine’ – ha fatto presente Cecchi Paone, ricordando come l’amico scomparso abbia sempre avuto fiducia nella medicina dopo la scoperta della malattia.
E’ stato Signorini, però, ad entrare nello specifico della condizione di salute di Frizzi: ‘Fabrizio era consapevole di essere condannato, sapeva che non aveva scampo’ – ha chiarito – ‘Quando ha avuto quell’ischemia che l’ha portato al ricovero immediato in ospedale, dagli esami è risultato che aveva dei tumori diffusissimi che erano inoperabili’.
Venuto a conoscenza del suo quadro clinico, come raccontato dal giornalista, Frizzi è stato messo davanti ad un bivio che gli imponeva di ‘restare a casa e aspettare il momento oppure andare in televisione a fare il suo lavoro, a portare ancora una volta il sorriso a casa della gente’.
‘E’ questo il vero miracolo che ha fatto Fabrizio Frizzi, il messaggio che ha mandato a chi è inchiodato in un letto senza speranza: affrontare la vita, fino all’ultimo, con il sorriso’ – ha concluso Signorini.