Botta e risposta a distanza tra il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e il primo ministro inglese, Boris Johnson. “Anche noi italiani amiamo la libertà, ma abbiamo a cuore anche la serietà”, è stato il commento del capo dello Stato, intervenuto a Sassari a margine della cerimonia in ricordo di Francesco Cossiga, conversando con alcuni partecipanti alle celebrazioni.
Il presidente della Repubblica ha risposto a chi gli chiedeva cosa pensasse di quanto dichiarato dal premier britannico Boris Johnson sugli inglesi che, a differenza di italiani e tedeschi, “amano la libertà“. Le parole di Johnson erano in replica a una interrogazione sul boom di contagi in Gran Bretagna di questi giorni.
Mattarella replica a Boris Johnson
La replica di Mattarella nasce dalle parole rilasciate da Boris Johnson nel corso di un Question time di ieri, 23 settembre, alla Camera dei comuni, in risposta a una contestazione del deputato laburista Ben Bradshaw sul “come mai Germania o Italia” registrino al momento meno contagi ufficiali dell’isola senza aver adottato le nuove misure restrittive annunciate ieri dal premier.
Il primo ministro britannico aveva spiegato che ciò è anche frutto della mentalità liberale più diffusa nel Regno rispetto “a molti altri Paesi“. “C’è un’importante differenza – così aveva argomentato Johnson – fra il nostro Paese e molti altri nel mondo poiché il nostro è un Paese che ama da sempre la libertà. Se guardiamo alla storia degli ultimi 300 anni, ogni avanzamento, dalla libertà di parola alla democrazia, è venuto virtualmente da questo Paese“. “È quindi molto difficile – ha concluso – chiedere al popolo britannico di obbedire uniformemente alle direttive oggi necessarie“.
Le nuove restrizioni britanniche
“La prospettiva di una seconda ondata di coronavirus è reale“, e la Gran Bretagna si trova a un “pericoloso punto di svolta: dobbiamo agire ora“. Con queste parole il premier britannico Boris Johnson aveva annunciato l’introduzione di nuove misure restrittive nel Paese, previste per un periodo di almeno 6 mesi.
Coprifuoco per pub, bar e ristoranti, che dovranno chiudere alle 22 in tutta l’Inghilterra. Obbligo di indossare le mascherine nei luoghi pubblici, esteso anche al personale di negozi, hotel, ristoranti e non più soltanto ai clienti. Limiti al numero massimo di persone autorizzate a vedersi: 6 per gli incontri in famiglia o fra conoscenti, 15 ai matrimoni, 30 ai funerali. Rinviata anche la riapertura degli stadi prevista a ottobre.