Le altre patologie, come il cancro, non sono finite in lockdown. A ricordarlo oggi, lunedì 26 ottobre, è stato Sergio Mattarella.
Il Presidente della Repubblica, in occasione della celebrazione al Quirinale de “I Giorni della Ricerca”, ha parlato di alcune patologie, tra cui il cancro, che “continua a manifestarsi con i ritmi di prima. Troppi screening e troppe cure vengono rinviate a causa della pandemia, rischiando ritardi irrecuperabili nelle diagnosi di tumore e pericolose interruzioni nelle terapie, che non consento pause e sospensioni”.
Nel corso della cerimonia in occasione dell’iniziativa, promossa dall’Associazione italiana per la ricerca sul cancro, il presidente Mattarella ha riportato l’attenzione sulle fake news.
“La società della comunicazione, immediata e globale, mette a disposizione conoscenze fino a ieri inaccessibili, ma talvolta ciò può anche disorientare e taluno finisce nel tunnel delle false notizie, delle dicerie, della perversa volontà di ingannare con la disinformazione. Accade persino nel pieno di questa tragica pandemia: si sentono voci che spingono a comportamenti irresponsabili e sospingono quanti vogliono sottrarsi alle responsabilità collettive“.
“La voce della ricerca, i dati che ci fornisce, le verifiche che conduce, il rigore e la trasparenza delle procedure costituiscono un antidoto a queste derive”, ha poi continuato il Presidente della Repubblica, spiegando che la ricerca costituisce un antidoto alle notizie false e un aiuto nell’avere una visione più razionale delle problematiche che affrontiamo. Senza di essa, ha ribadito Mattarella, “saremmo più deboli e insicuri”.
Durante la cerimonia Mattarella ha poi ricordato che “il vero nemico di tutti e di ciascuno è il virus” e che chiunque, qualunque sia il suo ruolo, non solo non deve rendere vani gli sforzi della collettività, ma deve contribuire affinché questi diano risultati positivi. “Il responsabile di lutti, di sofferenze, di sacrifici, di rinunce e di restrizioni alla vita normale è il virus”, ha ribadito.
“Il Covid sarà sconfitto dalla ricerca: di terapie sempre più efficaci, del vaccino”, ha affermato il Presidente della Repubblica. “Ovviamente dovremo aiutarla, aiutarci con l’efficienza dell’organizzazione sanitaria, con la precauzione e la prevenzione, con comportamenti sociali responsabili, con la solidarietà nei confronti di chi ha bisogno di maggiori cure e attenzioni”.
La condizione nella quale si trova non solo l’Italia, ma tutto il mondo, ci sta mostrando l’importanza e il valore della ricerca e, soprattutto, quanto essa sia “importante per la nostra vita, per il futuro del nostro e degli altri Paesi, per la nostra civiltà”.
“Questa giornata ci ricorda quanto sia importante la consapevolezza che nessuno di noi è estraneo al dovere di sostenere e di incoraggiare la ricerca, per poterne condividere poi i risultati”, ha concluso il Presidente della Repubblica.
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