Oggi a Roma si sono incontrati il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e il presidente francese, Emmanuel Macron, oer summit internazionale promosso dalla comunità religiosa di Sant’Egidio “Il grido della pace – Religioni e cultura in dialogo”. Le parole spese sono state decise e dirette e hanno ovviamente a che fare con il conflitto in Ucraina.
Il capo di Stato Mattarella si è posto in prima linea per la pace e per il dialogo e non ha nascosto il suo pensiero esponendolo in maniera chiara. Stessa cosa per Macron che ha parlato di una guerra fatta da risentimenti e che, a suo avviso, non ha alcun senso.
I due politici hanno aperto con i loro discorsi l’assemblea interreligiosa della comunità di Sant’Egidio. Un momento difficile per la pace internazionale dato il conflitto tra Russia e Ucraina, che è stato anche il fulcro dell’incontro.
Il presidente della Repubblica Mattarella ha iniziato il suo appello ed è andato dritto al punto spiegando che serve “una pace che non ignori il diritto a difendersi e non distolga lo sguardo dal dovere di prestare soccorso a un popolo aggredito. In Ucraina, come altrove, occorre riannodare i fili dell’umanità che la guerra spezza: vite, famiglie, legami umani e sociali”.
Ha poi proseguito spiegando che l’Europa non può essere oggetto di ricatto, riferendosi al nucleare, e che non può assolutamente cadere prigioniera della precarietà. Precisando inoltre che è essenziale che l’Europa mantenga una posizione di garante della pace e condannando duramente la guerra che sta distogliendo dalla possibilità di concentrarsi sulla sanità e sui bisogni del popolo.
Dopodiché ha accolto il presidente francese Macron, molto atteso, e secondo il fondatore della comunità di Sant’Egidio: “Macron può coagulare un’iniziativa per la pace europea”.
Mattarella ha accolto Macron che ha accettato di buon grado l’invito al summit per la pace. Il presidente francese ha iniziato il suo appello parlando subito del conflitto tra Mosca e Kiev e ha spiegato che la pace non può essere catturata dal potere russo e che non può dipendere dalla legge del più forte.
Macron ha poi affermato: “Gli ucraini e le ucraine si battono per resistere, per difendere la loro dignità, per proteggere le loro frontiere e la loro sovranità”. Una pace, secondo lui, è possibile ma avverrà quando lo decideranno gli ucraini e verrà rispettato il popolo sovrano.
Il leader francese ha poi svelato di aver avuto più colloqui con Putin nei quali ha cercato di capire le motivazioni di questo conflitto. Secondo lui le cause risiedono nel risentimento maturato dopo la fine del regime sovietico e nella convinzione che l’occidente voglia distruggere la Russia.
Ha affermato che ora è necessario arrivare alle coscienze dei russi dato che non crede che questa sia la guerra del popolo. Domani l’inquilino dell’Eliseo e il capo di stato italiano avranno modo di pranzare insieme prima però ci sarà l’incontro con Papa Francesco.
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