Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha conferito 30 titoli di “Alfiere della Repubblica”, selezionandoli fra tanti meritevoli.
“La solidarietà per la pace è il tema che ha ispirato la scelta dei giovani Alfieri” ha spiegato in una nota diffusa dal Quirinale. Vediamo chi sono.
Sergio Mattarella ha nominato 30 Alfieri della Repubblica, importante riconoscimento che viene conferito come attestato d’onore in diversi campi e stavolta, Mattarella ha spiegato che per valutare la scelta è stato guidato da un parametro importante.
Il tema centrale è il conflitto in Ucraina e il presidente ha spiegato che i nuovi Alfieri sono stati selezionati fra tanti meritevoli giovani, in modo da valorizzare le azioni solidali che sono state fatte nell’ambito dell’accoglienza ai profughi ucraini che scappano da una situazione tragica. Sono stati premiati anche i gesti amichevoli, inclusivi e cooperativi affinché le diversità non diventino barriere che dividono ma punti di unione.
Come precisato nel comunicato, le persone che hanno ricevuto il titolo non sono esempi rari di buone azioni ma emblematici di comportamenti diffusi fra i giovani, che illustrano virtù civiche di cui per fortuna le nostre comunità sono molto ricche.
Gli Alfieri possono essere visti come la punta dell’iceberg che rappresenta la vita quotidiana dei giovani. Vediamo dunque chi sono i meritevoli giovani e giovanissimi scelti dal Capo dello Stato.
Mario Amatuzio, per il suo volontariato nell’aiutare gli anziani durante la pandemia e per l’impegno a scuola nel contrasto del bullismo e per l’inclusività.
Viola Bandinu, per il suo impegno di volontaria in attività del doposcuola per i ragazzi più piccoli.
Alessandro Cuomo per il senso civico dimostrato quando ha aiutato un’anziana, vittima di un furto, rincorrendo i ladri e riconsegnando il portafogli alla vittima.
William D’Alascio per l’aiuto ai compagni di classe costretti a casa dal virus, in modo che non rimanessero indietro con il programma.
Maddalena Da Rozze per la responsabilità con cui si prende cura della madre malata, riuscendo a salvarla anche in situazioni di aggravamenti improvvisi.
Alexander Bani per la solidarietà nei confronti del piccolo Sasha, bimbo ucraino fuggito dalla guerra e accolto in una famiglia italiana per alcuni mesi.
Andrea Premoli per il sostegno a un compagno disabile.
Aniello Capuano per la forza di volontà nel combattere la sua malattia e nella diffusione della stessa, ovvero la distrofia facio-scapolo-omerale. Grazie alle sue conoscenze informatiche ha creato un calane Youtube al riguardo.
Tommaso Zotti per essere intervenuto salvando i compagni durante il malore del conducente dello scuolabus che li stava trasportando.
Riccardo Yanovskyy per l’accoglienza agli ucraini fuggiti dalla guerra, in particolare a un suo coetaneo.
Gioele Mazzone per l’impegno civico verso tempi come il cambiamento climatico e la sostenibilità dell’ambiente.
Beatrice Papei Allori perché si impegna costantemente per far conoscere gli orrori della Shoah.
Elisaveta Petronela Merfu per il volontariato verso i più piccoli.
Francesco Spataro per la sua attività di sensibilizzazione sull’importanza della condivisione e sul valore del cibo.
Zaccaria Dellai per l’attenzione verso le persone anziane, ha addirittura creato un fumetto che li vede protagonisti.
Francesca Di Sabatino per il volontariato verso i più deboli.
Luigi Falconi per aver messo le proprie abilità nell’informatica a servizio di un’associazione che si occupa di sport inclusivo.
Maria Grazie Fragale per aver aiutato alcuni coetanei ucraini ad integrarsi in classe e ad apprendere l’italiano.
Deborah Maria Inserillo per l’impegno contro lo spreco alimentare.
Diletta Lago per l’amicizia senza pregiudizi verso un compagno disabile e per aver scritto, con la sensibilità che la contraddistingue, una bellissima favola per la quale ha ricevuto anche un riconoscimento.
Chiara Longo per l’impegno nella difesa dei diritti delle donne e per quanto riguarda i temi ambientali. Ha creato un blog per far conoscere la tragedia degli ucraini.
Anna Assunta Lombardi per l’impegno nell’insegnamento della lingua dei segni, in modo che la sua compagna sordomuta proveniente dal Mali potesse sentirsi integrata in classe.
Giulia Martinello per la solidarietà verso un’amica bosniaca che a distanza di anni era ancora molto scossa dalla guerra.
Sokona Souare per il coraggio con cui affronta la sua disabilità e per la sua voglia di comunicare e fare amicizia.
Riccardo Maria Jules Van Lysebetten per il volontariato durante la pandemia, soprattutto nel periodo più acuto.
Giulia Rossi per le azioni di volontariato.
Giovanni Scialdone per aver praticato manovre di rianimazione salvando una persona da un arresto cardiaco.
Simone Rovere Meloni per il coraggio dopo la perdita del suo gregge in seguito a un’alluvione, che lo ha portato a ricostruirsi di nuovo un lavoro.
Josephine Riccio per la lotta contro l’emarginazione. Andrea Premoli per il sostegno a scuola verso un compagno disabile.
Ettore Prà per la solidarietà e il senso di sportività che lo hanno portato a soccorrere un avversario rovinosamente caduto, durante una partita di calcio.
Ci sono state poi da parte di Mattarella 4 targhe per azioni collettive che sono state donate a interi istituti scolastici.
Il titolo è una benemerenza statale istituita da Giorgio Napolitano quando era presidente della Repubblica.
Tale onoreficenza punta a premiare coloro che si contraddistinguono per il loro senso civico e le opere di volontariato. La lista appena descritta comprende tutte persone molto giovani, a testimonianza che le nuove generazioni sono migliori di molte altre persone e possono insegnarci tanto.
Il 13 luglio del 2020 è stata costituita a Roma l’Associazione Nazionale che raccoglie gli Alfieri, con lo scopo di sancire un sodalizio fra tutti gli insigniti del titolo per rendere servizio all’Italia.
Per raggiungere gli obiettivi, questa associazione, abbreviata con la sigla ANARI, ha siglato una collaborazione con i Cavalieri di Gran Croce, la più alta onoreficenza dell’OMRI, i cui insigniti hanno anche loro una propria associazione.
Il titolo di Alfiere è stato pensato appositamente per i minori sotto i 18 anni, anche residenti all’estero però devono essere nati in Italia.
Con la nomina, il presidente mette in luce le azioni eccezionali in diversi campi, con il comune denominatore della solidarietà.
Le proposte vengono inviate alla Presidenza della Repubblica da istituzioni, associazioni, enti ma anche singoli cittadini.
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