Martedì prossimo Sergio Mattarella visiterà in Emilia-Romagna le zone alluvionate. Pronte ammortizzatori sociali dal governo per 900 milioni di euro.
Martedì è attesa in Emilia-Romagna la visita del presidente della Repubblica, per mostrare vicinanza alla popolazione vittima dell’alluvione. Sergio Mattarella nella sua visita visiterà in mattinata a Forlì i soccorritori e i cittadini, poi si sposterà in diverse altre località.
Dopo la visita, doppia, di Giorgia Meloni, anche Sergio Mattarella si recherà nelle zone colite dall’alluvione in Emilia-Romagna. La premier questa settimana prima aveva incontrato il presidente della Regione Bonaccini, in prefettura a Ravenna, per esprimere solidarietà alla popolazione. Poi nella giornata di giovedì aveva accompagnato la presidente della Commissione europea nelle zone alluvionate.
Ursula von der Leyen ha colto l’occasione per mostrare tutta la sua vicinanza alle vittime e ai cittadini che hanno subito i danni dell’alluvione, ricordando che l’Europa sarebbe stata al fianco dell’Italia in questo momento di difficoltà.
Anche il capo di Stato dunque, nella giornata di martedì, passerà dalle zone più violentemente colpite. Tra Conselice, dove rimane difficile la situazione, a Forlì. A Faenza invece Mattarella incontrerà i sindaci dei Comuni danneggiati in queste settimane. Nel Ravennate i comuni più danneggiati, tante le case ancora sott’acqua e con l’ordinanza firmata dal sindaco di lasciare l’abitazione per motivi anche igienico sanitarie, le operazioni procedono al rilento.
Il deflusso intanto va avanti, mentre i cittadini sono stati invitati a lasciare le proprie abitazioni per motivi sanitari.
Oltre alle tante manovre che il governo è pronto a mettere in atto per far riprendere l’economia della Regione, e per aiutare tanti lavoratori che hanno subito danni alle proprie aziende e posti di lavoro, per i 400mila lavoratori sono pronti 900 milioni di euro. Saranno interessato degli ammortizzatori sociali coloro i quali vicino e lavorano nelle aree colpite dall’alluvione.
Lo ha annunciato il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone, insieme all’assessore Vincenzo Colla. Calderone ha fatto sapere che inizialmente dovrebbero essere interessati circa 100mila lavoratori, mentre espandendo lo sguardo a tutte le filiere dovranno essere compresi altri 300 mila lavoratori.
Preoccupa in questo momento la situazione dal punto di vista della sanità. L’acqua che ristagna nelle abitazioni potrebbe infatti essere fonte di infezioni, anche se al momento non ci sarebbero delle epidemie in atto. Certo è che più l’acqua ristagna, più cresce il pericolo. In questi giorni si prevedono infatti alte temperature, come a Conselice dove sta facendo molto caldo e già la zona è stata assaltata dalle zanzare.
L’asciugatura totale della fascia abitativa però parla di una settimana come ipotesi peggiore. Ci vorrà del tempo per mettere all’asciutto tutte le abitazioni, in modo tale da mettere in sicurezza i cittadini anche da possibili infezioni. Intanto dal Consorzio di bonifica tramite un sistema di pompe e canali utilizzati per pompare via l’acqua, si sta continuando a tentativi per calibrare la portata in alcuni canali dove fino ad ora il fango ha provocato la chiusura.
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