Andrea Bonafede ha riferito ai pm nuove informazioni sul covo di Matteo Messina Denaro. “La casa l’ho comprata con i suoi soldi”.
Matteo Messina Denaro si trova a L’Aquila, in una cella sorvegliata h24 e da lì riceverà le cure mediche. Andrea Bonafede, dopo aver indicato ai pm la casa del boss, ha informato di come sia stato lui ad acquistare il nome con i soldi forniti direttamente dal capomafia.
Nella giornata di ieri, dopo l’incontro con le forze dell’ordine, non aveva parlato inizialmente. Adesso Andrea Bonafede comincia, sempre in maniera singhiozzante, con le ammissioni. Mezze ammissioni, a onor del vero. Colui il quale ha “prestato” il nome al super boss infatti è stato raggiunto dai pm e nelle ultime ore ha risposto alle prime domane. Tanti i dubbi che dovranno essere chiariti sulla fitta rete di copertura di Matteo Messina Denaro in Sicilia, che dopo 30 anni di latitanza se ne stava comodamente nel centro storico di Campobello di Mazara (in via Cb31).
Bonafede ha detto ai magistrati di aver comprato la casa dove si nascondeva – per usare un eufemismo – il capomafia con i soldi del padrino, e di conoscerlo da sempre, fin da quando era un bambino. Si sarebbe prestato lui dunque, il geometra di 59 anni, ad effettuare tutte queste operazioni, tra l’acquisto della casa e la concessione della sua identità, nell’ultimo anno. Adesso il vero Bonafede è indagato per associazione mafiosa, e nei prossimi giorni probabilmente gli sarà chiesto di fornire ulteriori dettagli degli ultimi mesi di latitanza di Messina Denaro.
L’anonimato, la latitanza, ma probabilmente non la vita di clausura. La vita da fuggitivo di Matteo Messina Denaro, da quanto emerso nelle primissime ore successive al suo arresto, non pare infatti nemmeno lontanamente paragonabile ad altri super boss siciliani arrestati in questi anni (Provenzano su tutto).
Nella serata di ieri le forze dell’ordine siciliane hanno infatti scovato l’abitazione in cui Messina Denaro si sarebbe nascosto, per così dire, durante l’ultimo anno trovando viagra, ricevute di ristoranti di lusso, abiti costosi tra giacche e sneakers. Insomma, indizi che farebbero presagire a una vita condotta non proprio nell’oscurità.
Già durante l’arresto del boss, dalle primissime immagini, si era scorto il costosissimo orologio da 35mila euro e la giacca, pare anch’essa costosissima. Un arredamento raffinato, quello che i Ris si sono trovati davanti nella serata di ieri a Campobello di Mazara. Ma anche profumi di lusso, vestiti e profilattici. E’ stato Bonafede ad indicare ai carabinieri la casa – piena di cibo e “stabile” come confermano i militari.
Il colpaccio però è arrivato nella notte, quando è stato rinvenuto il cellulare e l’agenda del boss, che potrebbero rappresentare importanti indizi nelle indagini ancora da svolgere. Si, perché il re della mafia siciliana, ricercato da 30 anni, ha vissuto a un tiro di schioppo da Castelvetrano sua città natale, e adesso le indagini si focalizzeranno nell’individuazione di tutto quello strato di cittadinanza che avrebbe potuto aiutare Messina Denaro a nascondersi e passare inosservato.
L’elefante nella stanza, si rifugiava incredibilmente a 7 km da casa sua. Uno dei criminali più ricercati della storia della Repubblica e uno dei mafiosi più pericolosi e cruenti che la malavita abbia mai conosciuto.
Cella di 10 metri quadri, televisione, un letto saldato al pavimento e un gabinetto. Matteo Messina Denaro si trova a L’Aquila, dopo essere stato trasportato tramite elicottero dalla Sicilia nella mattinata di ieri dopo il suo arresto.
In questo momento il criminale è stato affidato all’Asl del carcere, che si occuperà di fornire le cure anche chemioterapiche al boss. Nessuna visita medica dall’esterno, a meno che non si tratti di operazioni, ha detto il Garante dei detenuti dell’Abruzzo. Gianmarco Cifaldi ha anche spiegato che il detenuto si trova in questo momento al piano terra del carcere, zona utilizzata per i carcerati più pericolosi e che la sua stanza è controllata 24 ore su 24 da delle telecamere. Le immagini vengono poi visionate da dei poliziotti cambiati casualmente ogni giorni, tra Gom e Polizia Penitenziaria o dipendenti del Dap.
A quasi un anno dalla morte di Giulia Cecchettin, evento brutale che ha acceso un’ulteriore…
E sono sempre di più gli italiani che vorrebbero andare in pensione in anticipo. Per…
Lazio, l'utente mostra quanto spende per una cena: il costo è davvero insolito e scatena…
Quest'uomo trova una strana scatola nel bidone della spazzatura e quello che scopre mette davvero…
Vendi e guadagna con le tue creazioni: con 3 bottoni crei l'impensabile e piace molto…
In arrivo arretrati fino a 4000 euro: ecco per chi sono. Proprio questi cittadini italiani…