Matteo Renzi, conferenza stampa di fine anno: «L’Italia deve tornare a correre»


Il Presidente del Consiglio Matteo Renzi, nella conferenza stampa di fine anno, è stato molto chiaro, affermando che l’Italia deve tornare a correre. Dopo aver parlato delle operazioni di soccorso che hanno coinvolto i naufraghi del traghetto Norman Atlantic, è passato ad affrontare i temi più urgenti della politica economica. Secondo il Premier, il 2014 ha segnato un cambiamento nel ritmo della politica. In maniera convinta, Renzi ha riferito che è stato avviato un percorso di cambiamento e che adesso il suo obiettivo è quello di cambiare profondamente anche l’umore degli italiani.

Renzi ha affrontato anche il tema delle dimissioni del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Su questo punto non si è voluto esprimere e ha detto che farà un nome soltanto quando sarà arrivato il momento di essere nelle condizioni di poterlo fare, rispettando la maggioranza prevista dalla Costituzione e le preferenze degli italiani.

Le risposte di Renzi

Poi ha affrontato un altro tema di cui si è parlato molto in questi ultimi tempi: il Jobs Act. Il Premier ha ricordato che personalmente si è interessato per far togliere la norma in riferimento ai dipendenti pubblici. Sul pubblico impiego, ha fatto notare Renzi, c’è un’altra proposta di legge in Parlamento. Secondo il Premier, la questione dei dipendenti pubblici sarà trattata in un altro decreto.

Tra gli argomenti trattati anche quello della buona scuola, riguardo alla quale per Renzi è fondamentale tenere conto del parere dei cittadini, dando la possibilità ai precari di risolvere una questione annosa che il nostro Paese si porta avanti da tempo.

Secondo il Premier, il suo Governo non ha mancato di fare errori, comunque tutto è stato avviato. Per Renzi il proprio Governo sta facendo tutto ciò che ha promesso e non è affatto vero che l’Italia non stia cambiando, perché è stato avviato un forte cambiamento. Ha ribadito che si sente di escludere un effetto contagio tra l’Italia e la Grecia, perché si tratta di Paesi completamente differenti. Ha detto che il modello dell’Italia è la Germania e che il nostro Paese può arrivare perfino a superarla e a fare meglio.

Per quanto riguarda la legge elettorale, il Presidente del Consiglio ha chiarito di non avere nessuna preoccupazione sulla costituzionalità della nuova norma.

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