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Matteo Renzi affronta la prima direzione del Pd post amministrative. I dem non hanno brillato durante le ultime elezioni, così il Presidente del Consiglio parla dell’importanza del prossimo appuntamento con gli elettori, il referendum costituzionale. A ottobre gli italiani saranno nuovamente chiamati alle urne e Matteo Renzi spiga che il referendum è fondamentale non per il suo governo ma per tutta la classe politica.
“Il referendum è oggettivamente cruciale non per il destino di qualcuno ma per il futuro della credibilità della classe politica italiana”. Renzi ammette di sentire la “responsabilità”, la direzione del Pd arriva come sottolineato anche dal Presidente del Consiglio dopo un periodo piuttosto caldo, le elezioni amministrative “che non sono andate bene”, ma anche la Brexit e “la più grande strage di civili italiani all’estero”.
“C’è fuori un mondo che chiede al Pd se ha le idee chiare, quella che si apre è una stagione difficile e affascinante nella quale scommetto sul fatto che il Pd possa essere protagonista e non comparsa”, ha detto Renzi.
“Sono pronto ad ascoltare, ma anche a difendere la dignità di questa comunità, l’unica in cui si discute in modo franco e per questo viene rappresentata in modo macchiettistico” ha detto Matteo Renzi riferendosi al partito. Il Presidente del Consiglio ha poi aggiunto: “Litigano tutti i partiti e quelli che lo sono in modo meno tradizionale lo fanno ancora di più, ma al chiuso delle stanze. Il punto è che loro fingono di essere una falange e appaiono come tali, mentre noi valorizziamo troppo spesso ciò che ci divide”.