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Politica

Matteo Salvini a Pontida insieme a Marine Le Pen: “Con Giorgia uniti per lo stesso obiettivo”

Destinati a vincere in Italia e in Europa. Matteo Salvini da Pontida insieme a Marine Le Pen: “Difendere la patria e lottare per l’obiettivo comune”. Dal palco del raduno della Lega inizia la campagna elettorale per le prossime europee, insieme alla leader del Rassemblement national francese già scelta come alleata.

Pontida, Matteo Salvini – Nanopress.it

Via al più importante evento della Lega stamattina a Pontida, dopo che ieri avevano aperto le danze i ragazzi delle delegazioni giovanili del partito. Matteo Salvini oggi ha accolto sul palco l’alleata alle prossime Europee Marine Le Pen, dicendosi volenteroso di lottare per “la patria” e di essere determinati e “destinati a vincere in Italia e in Europa”. Tanti gli argomenti, per uno dei raduni più estremi degli ultimi anni, dal cavallo di battaglia dell’immigrazione fino alla fiducia del governo guidato da Giorgia Meloni.

Pontida, Matteo Salvini sul palco insieme a Marine Le Pen

E’ iniziata Pontida 2023, con Matteo Salvini che ha subito sfoderato l’artiglieria pesante. All’apertura in mattinata, il leader del Carroccio non ha voluto perdere tempo e ha presentato la sua futura alleata Marine Le Pen. La numero uno del partito Rassemblement national è stata fatta salire sul palco nel tripudio del pubblico del pratone, che ha sventolato bandiere e cantato cori. La macchina della campagna elettorale per le Europee è ufficialmente partita.

Lotta, battaglia, patria, libertà. sono queste le parole chiave del capitano, che da Le Pen riceve attestati di stima e collaborazione: “Voi in Italia e noi in Francia impegnati nella stessa lotta, so che tenete alla libertà“. Apre così la leader dell’estrema destra transalpina il suo discorso, dicendosi di essere felice di partecipare a un evento che è un simbolo importante “della resistenza” alle influenze e che il parallelo tra Francia e Italia non è esagerato. Da Pontida parte, dice ancora Le Pen, non la sua campagna ma la sua “battaglia” elettorale: “Come simbolo di resistenza tra i popoli e di riconoscimento alla vittoria”.

“Voi in Italia e noi in Francia siamo impegnati nella stessa lotta, la lotta per le libertà, per la patria, io so quanto ci teniate alle vostre libertà”. Con queste parole Marine Le Pen ha iniziato il suo intervento al raduno della Lega a Pontida. “Sono felice di essere a Pontida, un luogo così simbolico, simbolo della resistenza alle influenze esterne. E credo che il parallelo con quello che vedremo in Europa non sia esagerato. Sono felice di lanciare qui la mia battaglia elettorale sotto il simbolo della resistenza dei popoli, del loro riconoscimento e della loro vittoria”.

La leader francese del Rassemblement national, Marine Le Pen, durante il raduno di Pontida – Nanopress.it

Il festival della retorica conservatrice, l’intervento della politica francese. E non sono distanti le osservazioni di Matteo Salvini che poi sulla stessa linea raccoglie il microfono come un testimone da Le Pen e aizza nuovamente la folla. Non prima di aver ricevuto un “Viva il capitano” in italiano dalla collega, e un “difendiamo i porti“.

Nel giorno in cui Giorgia Meloni e Ursula von der Leyen si sono recate a Lampedusa per provare a contrastare l’emergenza migranti, Le Pen afferma dal palco sul tema: “Difendiamo i nostri popoli contro l’ondata migratoria organizzata”.

Salvini, che ha in Pontida 2023 vede il vero lancio della campagna elettorale in ottica Europee 2024, si dice invece determinato a vincere e destinato alla vittoria, sia in Italia che in Europa. Parla poi di obbiettivo comune con Giorgia Meloni, il leader della Lega, e che “nessuno riuscirà a dividerli”. Ma il cavallo di battaglia della Lega degli ultimi anni, ossia l’immigrazione, proprio come avvenuto nella giornata di ieri viene sfiorato solo per esaltare la platea, più che per dare conto dell’emergenza ai propri sostenitori in un momento di grande difficoltà. Salvini però, come se da quel palco si possa arrivare concretamente a soluzioni, si cita in terza persona: “Matteo a Pondida e Giorgia a Lampedusa sono la sintesi di un obiettivo e di un destino comune. Non riusciranno a dividerci. Abbiamo culture e senso di militanza diverso ma il centrodestra unito vince”.

Sull’immigrazione Salvini si dice determinato a “bloccare un’invasione” – con ogni mezzo. Poi ricorda citando il processo Open Arms che la Lega è disposta a “difendere le proprie idee pur rischiando il carcere”. Sull’udienza nella quale sarà ascoltato come testimone Richard Gere, Salvini manda “bacioni”: “Se ti piacciono i migranti apri le ville e portateli a casa”. Ciliegina sulla torta, la frecciata all’Islam: “Finché sarà intollerante va guardato con attenzione”.

Pontida, Salvini su tassa extraprofitti: l’omaggio a Berlusconi e il saluto a Bossi

Sulla tassa sugli extraprofitti delle banche invece, sempre dal palco di Pontida Salvini parla di una priorità per il suo partito sul quale non si faranno passi indietro, allacciandosi alle parole di Giancarlo Giorgetti che aveva confermato come nonostante possibili dissapori da parte di finanziari e banchieri il provvedimento sta andando nella direzione giusta.

Non mancano da parte del leader della Lega, come nella giornata di ieri, gli attacchi a George Soros, e la difesa senza che però venga mai citato a Roberto Vannacci in un intervento in cui preferisce citare la libertà di pensiero: “Le censure dei libri non hanno mai portato a niente di nuovo, viva la libertà di pensiero“.

Salvini saluta anche Umberto Bossi, rimasto in famiglia a Gemonio, anche se secondo quanto si apprende da fonti vicine al fondatore pare non sia arrivato alcun invito formale da parte della Lega. “All’unico e irripetibile Bossi” Salvini augura buon compleanno in anticipo. Mentre Silvio Berlusconi viene ricordato come “grande amico della Lega”

Antonio Meli

Classe 1993, laureato in comunicazione e lingue, e in giornalismo, tra Siena e Roma. Appassionato di cinema, musica, storia e spettacolo. Mi piace scrivere e criticare.

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