Nuovi problemi per Matteo Salvini, questa volta a Legnano, dopo le contestazioni dei giorni scorsi in Campania e in Toscana. Il leader della Lega si è infatti recato nel centro a nord-ovest di Milano, tappa della sua campagna elettorale, per sostenere la candidatura a sindaco di Carolina Toia. Salvini si è però trovato al centro di una importante contestazione da parte di una fetta di cittadinanza, sospendendo il suo comizio dopo pochi minuti.
Matteo Salvini e i palloncini a forma di “49”
A pochi metri dal palco, su un terrazzino che sovrasta il Caffè Farmacia, sono comparsi infatti due grandi palloncini con la forma di un “4” e di un “9“. Il riferimento, chiarissimo, è ai 49 milioni di euro al centro di uno dei casi di cronaca che più hanno infiammato l’opinione pubblica in questi mesi. In particolare, gli avversari politici di Salvini. A 49 milioni di euro ammontano, infatti, i fondi della Lega al centro delle indagini della magistratura che sarebbero scomparsi nel corso dell’ultimo decennio.
Matteo Salvini ha iniziato il proprio discorso cercando di fare buon viso a cattivo gioco. Nonostante la presenza del numero “49”, infatti, il comizio incentrato su processi e immigrati è partito come previsto. Ben presto, però, il leader della Lega è stato interrotto dai cori di contestazione di una ventina di persone.
Lega ed elezioni: prime contestazioni al Nord
Soprattutto giovani e giovanissimi, alcuni dei presenti hanno sfoggiato magliette con la scritta “Partigiani sempre“. Tra i loro cori all’indirizzo di Salvini si possono registrare “Ladro, ladro” e “Restituisci i soldi“.
Nel tour della campagna elettorale a favore dei candidati della Lega, a Salvini non era ancora capitato di essere contestato in Veneto e Lombardia. Avviene quindi a pochi km dalla sua Milano, con il leader del Carroccio che solo per qualche minuto ha provato a rispondere a parole: “La sinistra che conosce solo l’argomento dell’indulto e della contestazione ha già perso“. Poi, di fronte all’impossibilità di riprendere a parlare come da programma, ha definitivamente interrotto il suo comizio. E la sua giornata legnanese è terminata con i selfie di rito insieme con i suoi sostenitori. Dopo un pomeriggio, però, decisamente difficile.