Continua lo sciame sismico nell’arena politica italiana, a margine del ‘sì’ del Senato all’autorizzazione a procedere contro Matteo Salvini sul caso Open Arms (nave dell’omonima ong spagnola che nel 2019, per 19 giorni, rimase bloccata senza autorizzazione allo sbarco con decine di migranti a bordo, nell’era del Viminale targato Lega). Danilo Toninelli, ex ministro pentastellato del Governo Conte I, spende parole durissime contro il leader leghista, innescando un botta e riposta gravido di insulti che traboccano sui social.
Danilo Toninelli contro Matteo Salvini: “Marchettaro“
Dopo che il Senato ha mandato a processo Salvini con 149 voti favorevoli al giudizio sul caso Open Arms – che lo vedrà alla sbarra per sequestro di persona – contro 141 no, è sempre più bufera tra maggioranza e opposizione.
L’Aula ha ribaltato il responso con cui, lo scorso maggio, la giunta per le immunità si era espressa contro la richiesta di autorizzazione a procedere a carico del leader della Lega, e i toni della querelle sulla gestione dei migranti nell’era del suo mandato di ministro dell’Interno sono più che lividi.
Intervenendo sull’argomento nel talk Stasera Italia, su Rete4, Danilo Toninelli si è scagliato contro la chiamata in correità di Salvini – che ha sempre sostenuto di aver agito in accordo con l’intero esecutivo sia nel caso Diciotti che su Open Arms – con parole roventi: “Salvini commette un errore di base: pensa di essere al centro del mondo. Salvini, come ogni cittadino italiano, se fa una stupidaggine va davanti a un tribunale. Non ci interessa tanto di Salvini, sinceramente. Io ho seguito il caso della Diciotti, e con lui parlavo al telefono costantemente perché io gestivo l’attracco delle navi fino a terra e lui gestiva l’ordine pubblico a terra, si parlava con Conte. Ha fatto il casino con l’Open Arms ad agosto 2019, non lo vedevamo in Consiglio dei ministri dal 17-18 luglio. Lui era in piazza o in spiaggia a bere mojito, aveva già creato una crisi di governo e ha fatto tutto da solo“.
Poi un rumorosissimo affondo, da cui la conduttrice del format ha preso le distanze invitando a moderare i termini del confronto: “Salvini è il più grosso marchettaro della politica, che vive soltanto di consenso creato dalla macchina della propaganda, funge soltanto da risonanza delle parole non dei fatti“.
La replica della Lega: “Fai schifo“
Nel frattempo, Salvini si lecca le ferite e sembra aver iniziato a prendere coscienza dei grossi rischi pendenti in una eventuale sede di giudizio, dicendosi comunque pronto a salire sul banco degli imputati con la coscienza pulita per aver “difeso gli interessi della nazione contro il traffico di esseri umani e gli sbarchi incontrollati“.
Nel suo orizzonte c’è il pericolo di una condanna a 15 anni di carcere, ma anche il fantasma di una devastante compromissione della sua futura agibilità politica. Ed è forse questo ultimo punto a far tremare i polsi alla galassia leghista, per un chiaro motivo: la legge Severino, che prevede la decadenza e la incandidabilità in caso di pena superiore ai 2 anni. Soglia di “tolleranza” che, nel peggiore degli scenari salviniani, sarebbe abbondantemente superata per gettare il suo peso politico nel dimenticatoio.
Nello spettro di questa situazione, dalla Lega è arrivata un’altrettanto ruvida replica al deputato del Movimento 5 Stelle. Parole affilate confezionate dal partito in un tweet: “Questo signore su Rete 4 ha appena affermato che “’alvini è il più grande marchettaro della politica’. Bene, non abbiamo dubbi. Toninelli, vergognati: fai schifo“.