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Matteo Salvini ha compiuto la sua prima visita ufficiale in Israele. Il leader della Lega, distinto in giacca e cravatta, ha incontrato alcuni esponenti del Governo Israeliano, senza mai dimenticare di documentare tutti i suoi movimenti, pubblicando foto e commenti sui social network.
Nell’ultimo giorno della sua visita, Salvini si presenta al Valico di Kerem Shalom, the Last Gate, ovvero l’ultimo cancello, incastonato tra Egitto, Israele e Gaza. Il paesaggio, qui, è tutt’altro che piacevole, come afferma Ani Shaked, 56 anni, incaricato dal ministero della Difesa israeliano di ‘difendere lo Stato ebraico da Hamas e cercare di distinguere oltreconfine gli innocenti dai carnefici’: fili spinati, tir carichi di cemento, detector di ultimissima generazione e un drone che sorveglia tutto dall’alto. Da questo varco transitano le merci per Gaza, ma non passano soltanto i viveri per adulti e bambini, si introducono anche tutti quei materiali necessari ai terroristi, per costruire le proprie armi.
In questo luogo tetro, il leader del Carroccio, ormai calatosi a pieno nel ruolo di esperto di terrorismo e Medio Oriente, dopo soli tre giorni in Israele, ha dichiarato: ’30 mila soldati di Hamas tengono prigionieri milioni di persone’, parole che prontamente ha riportato su Twitter, scatenandole reazioni degli utenti.
Confine con la striscia di Gaza,30mila soldati di Hamas (finanziati da chi?) tengono in ostaggio milioni di persone. pic.twitter.com/UoqtK0YGaM
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) 31 marzo 2016
Coglie l’occasione anche per invocare il ritorno in Italia del servizio militare, o civile, obbligatorio, e per ‘denunciare le politiche ipocrite della sinistra’.
E dinanzi alle telecamere che lo riprendono con la barriera che divide Israele dal territorio palestinese, Salvini con la sua maglia verde, sentenzia: ‘E’ la politica della sinistra ad innalzare muri e fili spinati. Io non li voglio, io sono per il dialogo ma in un quadro di regole e certezze. Se si abbattesse questo muro, per esempio, verrebbe giù tutto’.
E’ entusiasta dell’accoglienza ricevuta: ‘Non ci avrebbero ricevuto ministri di tante cancellerie, se non ritenessero che abbiamo in mano carte da giocarci. Da due anni a questa parte la situazione è cambiata’ e carico di buoni propositi lancia un appello: ‘Sono pronto a governare con chi ci sta anche da domani’.