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Il segretario federale della Lega Nord, Matteo Salvini si è recato di nuovo in un campo Rom alla periferia di Milano, in via della Chiesa Rossa. Il leader leghista si è presentato, scortato dalle forze dell’ordine, tra le case del campo, con un nutrito numero di telecamere e cronisti al seguito. Ha parlato con alcuni abitanti, ha scattato selfie e foto, e ha avuto pure un incontro del tutto fuori programma con un maiale, forse infastidito dalle parole di Salvini. Il segretario del Carroccio ha infatti ribadito che se a Milano ci fosse un sindaco del Carroccio tutti i campi rom verrebbero sgomberati in sei mesi.
Il Leader del Carroccio ha passeggiato tra le case dei nomadi scortato dalle forze dell’ordine, commentando lo stato delle abitazioni e ‘chiacchierando’ con uno i residenti che vivono nel campo, commentando le abitazioni: ‘Qui le case sono tutte regolari?’, ha chiesto Salvini a un abitante. Contestato di tanto in tanto da alcuni presenti, ha poi commentato la presenza di bandiere di Cgil, Cisl e Uil: ‘Poi dicono che i sindacati non difendono i lavoratori, questa è la vera casa del popolo‘.
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Mentre passeggiava, Salvini ha poi notato un maiale che grufolava, e dopo aver cercato di fotografarlo, l’animale non ha gradito e ha reagito un po’ arrabbiato, tanto da far allontanare il politico lumbard. ‘Lasciamolo lì tranquillo, va’, ha detto il leader leghista andando via, non senza commentare la presenza di bandiere di Cgil, Cisl e Uil: ‘Poi dicono che i sindacati non difendono i lavoratori, questa è la vera casa del popolo‘, ha concluso.