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Il ministro dell’Interno e vicepremier leghista Matteo Salvini potrebbe essere indagato per danno erariale per i fatti della Nave Diciotti che hanno riempito le prime pagine dei giornali quest’estate. L’indagine servirebbe a quantificare i costi per lo Stato italiano dopo la decisione di Salvini di tenere bloccata la nave della Guardia Costiera in attracco al porto di Catania.
Ricordiamo che il ministro dell’Interno risulta già indagato per sequestro di persona aggravato dalla Procura di Palermo. Un esposto è infatti già stato presentato per i reati di abuso d’ufficio, violenza privata e sequestro di persona, ma anche per il reato di attentato alla Costituzione, dal momento che Salvini avrebbe ‘impartito ordini e direttive su materie sottratte alla sua competenza’ nella gestione della nave Diciotti.
Inoltre il leader della Lega e vicepremier Salvini è stato denunciato per istigazione all’odio razziale presso la procura della Repubblica di Treviso. Nella denuncia si evidenzia che le dichiarazioni del ministro Salvini avrebbero prodotto sul web decine di ”commenti xenofobi e razzisti”.
Ora Matteo Salvini potrebbe essere indagato dalla Corte dei Conti dopo l’apertura di un fascicolo sulla base dell’esposto di Possibile presentato lo scorso 23 agosto. Al vaglio dei giudici ci sarebbero i costi pagati dall’Italia per le scelte di Salvini a proposito della gestione della nave Aquarius e del pattugliatore della Guardia costiera Diciotti. Quante risorse pubbliche sono state impiegate per la ‘gestione’ dei migranti?
Come già anticipato in un articolo pubblicato sull’Avvenire, il ‘braccio di ferro’ di Salvini sulla pelle dei migranti è costato 5 volte di più che se fossero sbarcati e accolti in un CAS.
[npleggi id=” https://www.nanopress.it/politica/2018/08/30/tenere-la-nave-diciotti-in-porto-10-giorni-e-costato-oltre-200-000-euro/220956/” testo=” Tenere la Nave Diciotti in porto 10 giorni è costato oltre 200.000 euro”]
Per questo ora l’esposto alla Corte dei Conti servirà ad approfondire, oltre il caso della Diciotti, anche il caso della nave Aquarius con a bordo 629 migranti, che dopo 9 giorni in mare e dopo un lungo braccio di ferro tra Italia e Malta è stata fatta attraccare presso il porto di Valencia.