Matteo Salvini lancia la Lega al Sud: presentato il nuovo simbolo ‘Noi con Salvini’

La Lega Nord è pronta a sbarcare anche al Sud. Parola di Matteo Salvini, segretario del Carroccio, che lancia un nuovo movimento destinato al Centro e al Meridione. ‘Noi con Salvini‘, questo il nome, con logo un cerchio blu con scritta in giallo e bianco, è la nuova avventura oltre il Po con cui il segretario si apre a territori inesplorati per la Lega Nord. Non si rinnega il passato e i cardini dell’azione politica, spiega Salvini, ma i problemi “sono uguali anche al Sud”: disoccupazione e immigrazione, no all’Europa i cardini del progetto politico.

Dimenticati l’ampolla del Po, la secessione, Roma Ladrona, i proclami contro il Sud delle mafie e dei pelandroni, Salvini si affaccia in territori nuovi per la Lega Nord, da sempre partito territoriale. Al centro del progetto “vogliamo mettere il cittadino, l’essere umano”, spiega il segretario della Lega in conferenza stampa. “Per la sinistra c’è lo Stato e sotto la plebe, per noi ci sono i cittadini e sotto lo Stato. E vogliamo scommettere sul fatto che il cittadino sia una persona perbene”.

I punti cardine del nuovo soggetto politico sono gli stessi su cui si basa la politica della Lega fino a come l’abbiamo conosciuta oggi. Lotta all’immigrazione clandestina, niente più campi Rom, lotta alla disoccupazione “che assilla il Nord come il Sud”, e no all’euro “una moneta morta” e all’Europa “che strangola il made in Italy”.

Mi auguro che il prossimo presidente della Repubblica non sia un servo di Bruxelles, un complice dell’Euro e dell’Europa, che permetta l’esproprio della sovranità italiana”, ha rincarato il segretario leghista che ha definito Matteo Renzi “una marionetta al servizio di Bruxelles”. È il premier, dice, il suo vero avversario: la nuova Lega punta a Palazzo Chigi, forte del grande consenso che il suo segretario registra negli ultimi mesi e che lo hanno portato anche a essere identificato come un possibile leader del centrodestra.

Niente più divisioni territoriali, dunque: il Mezzogiorno, a detta di Salvini, è cambiato negli ultimi dieci anni e la Lega è pronta a rappresentarlo. “Al Sud adesso c’è voglia di essere indipendenti da mafie, camorre, padroncini locali, assistenzialismo, falsi invalidi e falsi forestali”, aveva anticipato in un’intervista al Tg2. Voglia di autonomia “ma non alla Crocetta“, ribadisce in conferenza, come fulcro del progetto della Lega al Sud.

Così l’azione federalista della Lega Nord si sposta sotto la linea del Po in un progetto più grande che guarda alla ricostruzione del centrodestra per mano del Carroccio e con un segretario che vola nei sondaggi.

Non vogliamo sconquassare il centrodestra, ma non possiamo stare a fianco di chi come Alfano, governa insieme a Renzi e l’Europa che sta affamando i cittadini italiani. Non mi interessano le alchimie del centrodestra, non voglio le frittate e le marmellate del passato. Non me lo ordina il dottore di fare accordi con chi non è coerente con questo progetto”, ha spiegato, confermando la netta chiusura per il NCD di Angelino Alfano.

Per il partito di Silvio Berlusconipotrebbero esserci difficoltà dal momento che sono favorevoli a riforma costituzionali che sono il contrario di quello che vogliamo noi, ovvero meno Stato e meno centralismo”.

Una piccola apertura arriva al M5S che ha presentato il referendum per l’uscita dall’euro definito da Salvini “solo una perdita di tempo”. Se Beppe Grillo “vuole parlare seriamente del dopo euro noi ci siamo perché l’euro crollerà prima dell’inutile raccolta di firme di Grillo. E noi stiamo preparando il dopo euro”, ha spiegato.

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