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Rese note le tracce della prima prova dell’esame di maturità 2014. Confermate le indiscrezioni su “Ride la gazza, nera sugli aranci“, la poesia di Salvatore Quasimodo scelta come analisi del testo, seguono “Violenza e non violenza nel ‘900“, “Tecnologie pervasive e nuove responsabilità“. Spazio anche all’Europa, con “Il confronto dell’Europa tra il 1914 e il 2014″ e ad una frase di Renzo Piano – “Siamo un Paese straordinario ma fragile“. Dopo il salto, tutte le tracce degli esami 2014 e un primo (labile) svolgimento dei temi di italiano che gli studenti stanno affrontando: ricordiamo che sono previste sette tracce, di cui 4 comuni: analisi del testo, redazione di un saggio breve, tema di argomento storico e tema di ordine generale.
Di seguito le tracce ufficiali della prima prova di maturità 2014, divise per tipologia.
Tipologia A – Analisi del testo:
“Ride la gazza, nera sugli aranci” è la poesia di Salvatore Quasimodo (tratta dalla raccolta “Ed è subito sera” scelta per la tipologia A. Il poeta siciliano, da tempo lontano dalla sua terra natale, la ricorda anche per ‘colpa’ del plenilunio, soffermandosi sulla sua fanciullezza ‘selvaggia’ e sugli odori della sua terra, la Sicilia, che diventa (grazie al ricordo mitizzato) una terra felice e quasi promessa. Tema centrale della lirica – molto musicale grazie alla metrica in endecasillabi sciolti – è l’irripetibilità di certe momenti della nostra vita (infanzia, purezza); da notare il forte uso della sinestesia, come in urlo nero, a rendere più forte il ricordo e le sensazioni evocate.
Tipologia B – Saggio breve o Articolo
Artistico Letterario: Il tema del dono
Citati stralci di opere di Grazia Deledda, Il dono di Natale; Theodor W. Adorno, Minima moralia. Meditazioni della vita offesa; Marco Aime e Anna Cossetta, Il dono al tempo di Internet; Mark Anspach, Cosa significa ricambiare? Dono e reciprocità; e di Enzo Bianchi, Dono. Senza reciprocità.
Socio Economico: Nuove responsabilità sotto il profilo socio-economico
Non si parla tanto di legge e diritto, quanto di fragilità del nostro pianeta e delle responsabilità di ogni cittadino della società dei consumi nei confronti dell’ambiente. Si parla anche di costante flessione della crescita demografica nel mondo, della (spesso difficile) coesistenza tra popolazioni diverse, ma anche di “cittadinanza mondiale” nel senso di accoglienza di ogni essere umano in ogni parte del mondo. D’altronde, siamo tutti cittadini del mondo. Possibile anche citare Papa Francesco, che in occasione Giornata Mondiale dell’Ambiente, un evento promosso dalle Nazioni Unite, ha detto: “Che cosa vuol dire coltivare e custodire la terra? Noi stiamo veramente coltivando e custodendo il creato? Oppure lo stiamo sfruttando e trascurando? Il verbo “coltivare” mi richiama alla mente la cura che l’agricoltore ha per la sua terra perché dia frutto ed esso sia condiviso: quanta attenzione, passione e dedizione! Coltivare e custodire il creato è un’indicazione di Dio data non solo all’inizio della storia, ma a ciascuno di noi“.
Storico Politico: “Violenza e non violenza nel ‘900”
Da Gandhi (che fece le prime prove in Sudafrica e più tardi combatté la lunga lotta per l’emancipazione dell’India dal dominio britannico) a Martin Luther King (fondamentale per i diritti civili degli afroamericani negli Stati Uniti), passando per Mandela (che però non ha rinunciato alla violenza in toto, tanto che quando il presidente americano George Bush gli ha chiesto di abbandonare la lotta armata, rifiutò; negli Stati Uniti, Mandela è stato nella lista CIA dei terroristi fino al 2008) e Madre Teresa, che ha svolto un lavoro instancabile tra le vittime della povertà di Calcutta. Possibile citare (questo dipende anche dalle richieste del tema), Rosa Louise Parks (rifiutò di alzarsi da un posto per bianchi nell’autobus) e Malcom X, controverso leader afroamericano.
Tecnico Scientifico: “Tecnologia pervasiva”
Si parla delle grandi opportunità offerte dalla tecnologia, ma anche di insegnanti non al passo con le capacità dei ragazzi e di un passato e futuro che non esistono quasi più, perché internet è tutto, subito e ora; possibile fare riferimento anche scandalo Datagate, i programmi di intercettazione dell’Nsa statunitense svelati da Edward Snowden: grazie ai sistemi Prism e Muscular gli americani hanno intercettato mezzo mondo (compresi i potenti), ma anche la Gran Bretagna con la sua Cghq aveva un programma di ascolto, chiamato Tempora. A rischio i rapporti tra Usa e Europa, anche se Germania, Francia, Spagna e Svezia collaboravano con Londra (venendo contemporaneamente spiate dall’America).
Coinvolti anche i colossi social, come Google, Facebook, Microsoft e Yahoo: anche da qui è partita una maggiore chiarezza sulla privacy. Da poco Vodafone ha pubblicato un report in merito (e, prima ancora, in Europa l’hanno fatto gli operatori telefonici tedeschi Deutsche Telekom e Posteo, a maggio). La prima compagnia a svelare i dati è stata Verizon, che a gennaio 2014 ha rivelato di aver ricevuto 321.545 richieste dal Governo Usa relative a numeri di telefono, contenuti di sms e mail.
Tipologia C – Tema di argomento storico
Il confronto dell’Europa tra il 1914 e il 2014 è il tema per la traccia di storia: nel centesimo anniversario della prima guerra mondiale, gli studenti sono chiamati a riflettere su com’è cambiata la situazione del continente in un secolo, dallo scoppio della prima grande guerra alle recenti elezioni europee. Presumibilmente i professori si aspetteranno un excursus sull’Europa e sulle sue difficoltà di oggi, senza dimenticare tutti i grandi cambiamenti avvenuti dalla fine della prima e soprattutto della seconda guerra mondiale, ma anche analogie e differenze tra alleanze di allora e di oggi: allora a dividere erano i rapporti conflittuali tra paesi, oggi l’euro, ossia la moneta unica. Gli studenti devono anche analizzare le varie forme di democrazia europea, e i loro rapporti con i cittadini.
Tipologia D – Tema di ordine generale
Al candidato viene chiesto di commentare una frase di Renzo Piano dedicata all’Italia “Paese bello e fragile“, nel rapporto tra città e periferie: l’articolo di Piano è stato pubblicato sul Domenicale del Sole24 ore (una delle letture preferite degli studenti, immaginiamo) ed era incentrato sulla valorizzazione delle periferie urbane degradate. “Un’altra idea guida nel mio progetto con i giovani architetti è quella di portare in periferia un mix di funzioni“, spiegava l’architetto, che chiamava le periferie “Un grande deserto affettivo“, dove “costruire dei luoghi per la gente, dei punti d’incontro, dove si condividono i valori, dove si celebra un rito che si chiama urbanità“. Utile ricordare che l’archistar di fama mondiale ha rinunciato allo stipendio come senatore a vita (circa € 13.000 netti al mese) proprio per destinarlo ad una serie di progetti architettonici che vedono il coinvolgimento di 6 giovani architetti (3 uomini e 3 donne).
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