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Gli studenti alle prese con la Maturità 2018 conoscono, finalmente, i nomi dei commissari esterni: il Miur, infatti, ha pubblicato l’elenco dei professori che costituiranno le commissioni d’esame e guideranno i ragazzi nei giorni più importanti del loro percorso scolastico. L’annuncio, via tweet, è arrivato dopo giorni di attesa e dopo l’ansia delle ultime ore l’elenco è ormai ufficiale: i nomi dei commissari esterni per l’Esame di Maturità sono disponibili da oggi, 5 giugno 2018, nelle segreterie delle scuole (che li hanno ricevuti ieri) e visibili online sul sito del Miur.
Dopo le date e le materie della seconda prova d’esame, il Miur ha svelato l’ultimo ‘segreto’ della Maturità 2018: i nomi dei commissari esterni. L’elenco ufficiale, disponibile online e consultabile sul sito ministeriale alla pagina dedicata alle commissioni d’esame, ha dato il via all’ormai tradizionale ‘tam tam solidale’ tra studenti i quali, in cerca di informazioni su chi li guiderà durante l’orale, si sono scatenati per scoprire il più possibile su quelli che, per tradizione, sono i professori più severi dell’Esame di Maturità.
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Le commissioni d’esame per la Maturità 2018 sono composte, come di consueto, da diversi docenti ai quali spetta il compito di valutare i ragazzi sia nelle prove scritte che per l’esame orale. Il gruppo è formato da professori interni all’istituto e da docenti provenienti da altre scuole – i commissari esterni – più un presidente esterno che coordina il lavoro e può intervenire in qualunque momento, soprattutto durante l’orale. Ma quali sono le domande che, in sede di Maturità 2018, i commissari esterni potrebbero porre ai ragazzi?
Svelati, per la Maturità 2018, i nomi dei commissari esterni, per gli studenti alle prese con l’Esame di Stato è importante scoprire il più possibile sui professori che li guideranno durante lo svolgimento delle prove. Sarà la terza, il quizzone (presente, lo ricordiamo, per l’ultima volta tra gli scritti d’esame – dal 2019 la Maturità sarà composta da due prove scritte e da un colloquio orale) quella in cui interverranno i commissari esterni: se, infatti, le tracce dei primi due scritti sono scelte dal Ministero, i quesiti del quizzone sono decisi direttamente dalla commissione.
Un modo per scoprire (o perlomeno tentare) le domande che i commissari esterni potrebbero porre, è cercare di entrare in contatto (sfruttando ad esempio i social) con gli studenti che li hanno avuti come docenti: a loro si può chiedere, ad esempio, che temperamento hanno, qual è il loro modo di interrogare e quali gli argomenti che hanno più a cuore. Non solo.
Gli studenti alle prese con la Maturità 2018 avranno a che fare con i commissari esterni anche durante il colloquio orale: dopo l’esposizione della tesina, infatti, inizia la parte più consistente dell’esame, ovvero le domande – libere – della commissione. Come prevederle?
Intanto, essendo, la tesina, un lavoro su un argomento scelto dal maturando, è più facile creare dei collegamenti e ‘guidare’ l’orale nella direzione più facile. Allo stesso modo, affrontare il tema da più prospettive o individuarne di affini, di opposti o di cronologicamente vicini, può aiutare non poco nel prevedere le domande.
E’ bene ricordare, infine, che le domande poste dai commissari esterni in sede di Maturità riguardano soltanto il programma svolto durante l’anno scolastico: avere una copia per ciascuna materia è un altro, utile modo per non arrivare impreparati al temutissimo colloquio orale.
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