Oggi è in corso la seconda prova dell’esame di maturità 2022, una prova stavolta non ministeriale ma scelta dai docenti titolari della disciplina. Ecco come funziona e cosa stanno affrontando i ragazzi.
Dopo la prova scritta di italiano sostenuta ieri, oggi gli studenti del quinto anno superiore dovranno affrontare la seconda prova scritta dell’esame di maturità che, quest’anno, cambia rispetto agli anni precedenti.
Infatti, non è più una prova ministeriale bensì scelta dai docenti titolari di ogni singolo istituto. Ecco come funziona e in cosa consiste la seconda prova.
Seconda prova dell’esame di maturità: in cosa consiste
Dopo due anni di pandemia, in cui l’esame di maturità è stato svolto solo in maniera orale, tornano le prove scritte ma stavolta con un compromesso per i ragazzi. Dopo che il ministro Patrizio Bianchi ha annunciato il ritorno delle prove scritte, infatti, gli studenti hanno protestato, ottenendo questa nuova modalità per la seconda prova.
Infatti, rispetto agli anni passati, questa non è ministeriale come la prima prova d’italiano, bensì le tracce sono state scelte internamente agli istituti, dai docenti titolari delle diverse materie d’indirizzo. Cosa significa?
Ogni istituto svolgerà una prova inerente alla materia d’indirizzo, ad esempio per il Liceo Classico il latino, per il Liceo Scientifico la matematica, scienze umane per il liceo delle scienze umane, diritto ed economia politica per scienze umane a opzione economico sociale, lingua e cultura straniera per il linguistico; teoria, analisi e composizione per il musicale e per il coreutico, mentre sarà diversa per ogni indirizzo per quanto riguarda il liceo artistico.
Ogni docente ha elaborato tre tracce, tra le quali è stata sorteggiata la prescelta che gli studenti dovranno svolgere.
La durata varia in base all’istituto: infatti, si va da un giorno di durata (classico come sempre) a più giorni, ad esempio nei licei artistici la prova dura ben tre giorni, perché comprende una parte pratica, una teorica e una performativa.
Un cambiamento positivo per gli studenti?
Questo cambio di rotta per la seconda prova è stato visto da molti come un cambiamento positivo per i ragazzi, alleggeriti dall’ansia di non sapere cosa potrebbe arrivare dal Ministero.
Infatti, tutte le tracce definite dai docenti sono state elaborate in base ai reali programmi fatti nei cinque anni di scuola. Quindi, in teoria nessuno dovrebbe avere eccessivi problemi nell’elaborazione della prova, visto che gli argomenti dovrebbero far parte del programma effettivo di studio.
Il valore della seconda prova è stata dimezzata, ovvero quest’anno vale solo 10 punti.