Gli esami di maturità 2023 sono ormai prossimi. Ma quali sono le tracce più gettonate dai diplomandi italiani?
Con l’approssimarsi dell’esame di Maturità 2023, gli studenti hanno poche incertezze sugli autori che potrebbero essere analizzati nella sezione prosa: Gabriele D’Annunzio e Italo Svevo.
Giuseppe Ungaretti è il poeta atteso per la sezione poesia. L’80° anniversario della fine del fascismo in Italia e il 75° anniversario dell’entrata in vigore della Costituzione italiana sono tra i possibili argomenti per altre sezioni.
Sebbene la guerra in Ucraina sia l’attualità più rilevante, anche l’evoluzione dell’intelligenza artificiale è un argomento di discussione adatto.
Come da previsioni, pare che D’Annunzio e Svevo saranno le figure previste per gli Esami di Maturità 2023.
Ci sono poche altre persone importanti che dovrebbero avere spazio. Ciò vale anche per eventi commemorativi o eventi contemporanei che potrebbero servire come base per un articolo argomentativo o una discussione attuale.
Oltre agli avvenimenti precedentemente citati, si parla anche del 70° anniversario della morte di Stalin.
La domanda che tutti si pongono è se le scelte del ministro Valditara porteranno o meno alla vera gloria. Il verdetto sarà annunciato alle 8:30 del 21 giugno, lasciando i diplomandi a riflettere e speculare su chi o su cosa scommettere per la prova finale.
Se andiamo ad analizzare gli autori selezionati per l’analisi del testo a cavallo tra Ottocento e Novecento, è chiaro che Gabriele D’Annunzio, che ha prodotto opere dall’Unità d’Italia, è la scelta più popolare tra i letterati.
Oltre la metà dei diplomandi intervistati (52%) ha scelto D’Annunzio, in aumento rispetto alla precedente indagine condotta un mese prima.
Sono state proposte solo alcune alternative, tra cui Giovanni Verga e Alessandro Manzoni (di cui si festeggiano i 150 anni).
Entrambi questi autori sono stati selezionati solo da 1 studente su 5. Sarebbe un esordio sia per Manzoni che per D’Annunzio nella Maturità del nuovo millennio.
Se dovessimo esaminare attentamente gli autori del 20° secolo, troveremmo un modello simile.
Ne è un esempio la recente celebrazione del centenario di un’opera letteraria che ha portato alla ribalta il suo autore.
“La Coscienza di Zeno” di Italo Svevo è stato votato come il preferito da oltre il 40% dei diplomati, elevandolo al vertice della classifica.
In netto contrasto, i restanti autori non sono all’altezza, con Luigi Pirandello al secondo posto con solo il 23% dei voti e Italo Calvino al terzo con appena il 16%.
Se il Ministero scegliesse di valutare una poesia, i risultati sarebbero più diversi. La maggioranza degli studenti ha optato per Giuseppe Ungaretti, un classico rinomato, con il 21% degli intervistati che lo ha votato.
Appena sotto di lui, con il 18% dei voti, c’è un altro ospite assiduo dell’esame: Eugenio Montale. Al terzo posto, con il 15% dei voti, c’è Giovanni Pascoli (le sue opere però sono state pubblicate nel 2022).
Tutti questi nomi meritano un’attenta considerazione in quanto hanno ricevuto almeno una nomination negli ultimi vent’anni.
Sebbene la suggestione di un autore moderno o sconosciuto rimanga prominente, l’argomento è poco discusso in classe.
Secondo i risultati del sondaggio, quasi un terzo dei partecipanti maschi (33%) considera questa possibilità molto probabile.
Un ulteriore 42% lo ritiene molto probabile. Al contrario, l’opzione di un’autrice donna sta perdendo terreno, con solo il 21% che ritiene che sia uno scenario plausibile. Se ciò dovesse accadere, sarebbe la prima volta.
Quando si tratta di testi argomentativi e temi tematici, la selezione musicale rimane invariata. I diplomati delle scuole superiori spesso fanno affidamento su una selezione limitata di eventi storici e anniversari per guidare le loro scelte.
In termini di date significative legate a una figura particolare, la maggior parte degli studenti sta attualmente gravitando verso il 70° anniversario della morte di Stalin (26%), seguito dal 50° anniversario della morte di Pablo Picasso (14%) e dalla commemorazione del centenario di Don nascita di Milani (14%).
Un testo sul decimo anniversario della morte di Nelson Mandela, che in precedenza era popolare, sta ora perdendo popolarità.
Tuttavia, se viene affidato il compito di esplorare una data significativa, due eventi spiccano per i futuri laureati.
Il primo è l’80° anniversario della caduta del fascismo (25 luglio 1943), che quasi 1 studente su 3 ha indicato come preferenza.
Un quinto dei votanti indica che il prossimo anno celebrerà il 75° anniversario della Costituzione italiana, entrata in vigore il 1° gennaio 1948.
Inoltre, ci sono altri due eventi degni di nota che vengono presi in considerazione. Il primo è l’80° anniversario della campagna di Russia durante la seconda guerra mondiale.
Il secondo evento è il 60° anniversario del famoso discorso di Martin Luther King a Washington D.C. nell’agosto del 1963.
In questo discorso, King pronunciò la frase iconica “I have a dream“. Sebbene meno probabili, entrambe queste possibilità hanno raccolto il 10% dei voti.
Il prossimo notiziario riguarderà due argomenti distinti. Il principale argomento di discussione sarà la guerra in Ucraina in corso.
Un altro segmento approfondirà la traccia “tecnologica”, che si concentra sui progressi attuali come il Metaverso e l’Intelligenza Artificiale nell’era di Chat GPT.
Un numero significativo, il 16%, anticipa questo segmento. Nonostante il calo dell’interesse, gli studenti hanno ancora un’alta probabilità, pari al 10% del campione, di vedere un segmento sull’incoronazione del re Carlo III e la morte della regina Elisabetta II.
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