Secondo fonti diplomatiche, il cittadino italiano Max Togni, originario di Torino e in possesso anche di passaporto francese, è stato fermato dalle Forze di polizia algerine. Togni è il direttore del circo Amar, che ha recentemente messo in scena i suoi spettacoli ad Algeri e da settimane si trovava nella zona.
![Max Togni](https://www.nanopress.it/wp-content/uploads/2023/04/Max-Togni.jpg)
Il fermo è avvenuto nella serata di ieri per motivi non ancora specificati e Togni è attualmente trattenuto dalle forze dell’ordine. Nel 2016, Togni era già stato arrestato per il reato di traffico illegale di valuta. Queste sono le informazioni attualmente disponibili sull’accaduto.
Max Togni è stato arrestato ad Algeri
Max Togni, direttore del circo Amar, ha recentemente rappresentato i suoi spettacoli ad Algeri e da diverse settimane si trovava nel territorio. L’uomo è stato fermato dalle Forze di polizia algerine nella serata di ieri, per ragioni non ancora specificate ,e al momento risulta ancora trattenuto presso le forze dell’ordine.
Il direttore è già stato arrestato nel 2016 per traffico di valuta ma al momento non è chiaro se si tratti di una questione simile e le informazioni in merito per ora sono limitate.
La storia della famiglia e del loro circo
Una lunga tradizione circense, che prende vita da Aristide, nato a Pesaro nel 1853, il quale fondò il primo Circo Togni nel 1872. Dopo la morte di Aristide, avvenuta nel 1924, quattro dei suoi otto figli Riccardo, Ercole, Ugo e Ferdinando decisero di continuare a portare avanti la tradizione circense di famiglia.
Il Circo Togni ebbe un notevole successo durante il periodo del Ventennio fascista, ricevendo anche il supporto politico e finanziario del Dopolavoro Fascista. Tuttavia, i Togni professavano idee opposte a quelle del regime e, secondo quanto riferito da Livio in un’intervista a Il Foglio, il nonno Ercole lavorava di nascosto con i partigiani, utilizzando il circo per mettere in salvo ebrei e antifascisti.
Nel dopoguerra, il Circo subì anche un episodio tragico: nel 1946, durante una trasferta, i vagoni che trasportavano gli animali del circo deragliarono, permettendo a nove leoni di fuggire. Purtroppo, la loro fuga fu breve e terminò con la loro uccisione a colpi di mitra poche ore dopo.
Nonostante gli alti e bassi, la famiglia Togni continuò a portare avanti la tradizione circense per molte generazioni. Nel 1953, a seguito dell’ennesimo incendio che distrusse il circo, i fratelli Togni decisero di dividersi e dar vita a due circhi distinti: Ugo fondò il Massimo Circo Togni, mentre Ferdinando diede vita al Circo Ferdinando.
Oggi, il Circo Togni non esiste più come entità unica, ma la fama della dinastia circense è ancora viva e continua a essere celebrata nel mondo dello spettacolo.
Tra i membri più famosi della famiglia Togni ci sono stati anche il celebre domatore Ugo, che si esibiva con tigri e leoni, e il trapezista Darix, figlio di Ercole. Darix, insieme al fratello Wioris, partecipò all’azione di liberazione di ostaggi nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale, come ricordato in precedenza.
![Circo Amar](https://www.nanopress.it/wp-content/uploads/2023/04/circo-Togni-amar.jpg)
Il Circo ha rappresentato uno dei maggiori esempi di tradizione circense italiana, con spettacoli di grande impatto visivo e coinvolgimento emotivo per il pubblico. La famiglia Togni ha saputo trasmettere la passione per il circo di generazione in generazione, facendo diventare il circo una vera e propria arte e uno spettacolo unico nel suo genere.
Negli ultimi anni, il mondo circense ha subito un declino, con sempre meno circhi che si esibiscono in Italia e in tutto il mondo. Tuttavia, la famiglia Togni ha lasciato un segno indelebile nella storia del circo, che continuerà a essere ricordato e celebrato per sempre.