Secondo fonti diplomatiche, il cittadino italiano Max Togni, originario di Torino e in possesso anche di passaporto francese, è stato fermato dalle Forze di polizia algerine. Togni è il direttore del circo Amar, che ha recentemente messo in scena i suoi spettacoli ad Algeri e da settimane si trovava nella zona.
Il fermo è avvenuto nella serata di ieri per motivi non ancora specificati e Togni è attualmente trattenuto dalle forze dell’ordine. Nel 2016, Togni era già stato arrestato per il reato di traffico illegale di valuta. Queste sono le informazioni attualmente disponibili sull’accaduto.
Max Togni, direttore del circo Amar, ha recentemente rappresentato i suoi spettacoli ad Algeri e da diverse settimane si trovava nel territorio. L’uomo è stato fermato dalle Forze di polizia algerine nella serata di ieri, per ragioni non ancora specificate ,e al momento risulta ancora trattenuto presso le forze dell’ordine.
Il direttore è già stato arrestato nel 2016 per traffico di valuta ma al momento non è chiaro se si tratti di una questione simile e le informazioni in merito per ora sono limitate.
Una lunga tradizione circense, che prende vita da Aristide, nato a Pesaro nel 1853, il quale fondò il primo Circo Togni nel 1872. Dopo la morte di Aristide, avvenuta nel 1924, quattro dei suoi otto figli Riccardo, Ercole, Ugo e Ferdinando decisero di continuare a portare avanti la tradizione circense di famiglia.
Il Circo Togni ebbe un notevole successo durante il periodo del Ventennio fascista, ricevendo anche il supporto politico e finanziario del Dopolavoro Fascista. Tuttavia, i Togni professavano idee opposte a quelle del regime e, secondo quanto riferito da Livio in un’intervista a Il Foglio, il nonno Ercole lavorava di nascosto con i partigiani, utilizzando il circo per mettere in salvo ebrei e antifascisti.
Nel dopoguerra, il Circo subì anche un episodio tragico: nel 1946, durante una trasferta, i vagoni che trasportavano gli animali del circo deragliarono, permettendo a nove leoni di fuggire. Purtroppo, la loro fuga fu breve e terminò con la loro uccisione a colpi di mitra poche ore dopo.
Nonostante gli alti e bassi, la famiglia Togni continuò a portare avanti la tradizione circense per molte generazioni. Nel 1953, a seguito dell’ennesimo incendio che distrusse il circo, i fratelli Togni decisero di dividersi e dar vita a due circhi distinti: Ugo fondò il Massimo Circo Togni, mentre Ferdinando diede vita al Circo Ferdinando.
Oggi, il Circo Togni non esiste più come entità unica, ma la fama della dinastia circense è ancora viva e continua a essere celebrata nel mondo dello spettacolo.
Tra i membri più famosi della famiglia Togni ci sono stati anche il celebre domatore Ugo, che si esibiva con tigri e leoni, e il trapezista Darix, figlio di Ercole. Darix, insieme al fratello Wioris, partecipò all’azione di liberazione di ostaggi nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale, come ricordato in precedenza.
Il Circo ha rappresentato uno dei maggiori esempi di tradizione circense italiana, con spettacoli di grande impatto visivo e coinvolgimento emotivo per il pubblico. La famiglia Togni ha saputo trasmettere la passione per il circo di generazione in generazione, facendo diventare il circo una vera e propria arte e uno spettacolo unico nel suo genere.
Negli ultimi anni, il mondo circense ha subito un declino, con sempre meno circhi che si esibiscono in Italia e in tutto il mondo. Tuttavia, la famiglia Togni ha lasciato un segno indelebile nella storia del circo, che continuerà a essere ricordato e celebrato per sempre.
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