A soccorrere l’imbarcazione, con a bordo 347 persone, sono state due motovedette della Capitaneria di porto e una della Guardia di Finanza.
A bordo dell’imbarcazione c’erano pakistani, bengalesi, egiziani e siriani. Per approdare nel nostro Paese avrebbero pagato tra i 4 e gli 8 mila euro. I migranti sono stati accolti nell’hotspot di Contrada Imbriacola, dove sono in corso le procedure di identificazione, in attesa di nuove disposizioni dalla Procura.
Maxi sbarco di migranti a Lampedusa
Maxi sbarco di migranti nella notte a Lampedusa dove sono arrivati 347 migranti, che si aggiungono ai 9 rimasti nell’hotspot dell’isola, dopo il trasferimento di 209 persone a Porto Empedocle. I naufraghi erano a bordo di un peschereccio di 25 metri, che è stato soccorso dalla Guardia di Finanza e dalla Capitaneria di porto. A bordo dell’imbarcazione c’erano pakistani, bengalesi, egiziani e siriani.
Per salire sul peschereccio i migranti hanno pagato dai 4 agli 8mila euro. Al momento i naufraghi si trovano nell’hotspot di Contrada Imbriacola, dove sono in corso le procedure di identificazione e la profilassi sanitaria.
Intanto, Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha inviato gli ispettori in Congo per verificare la situazione del rilascio dei visti. Stando a quanto riferito al quotidiano Libero, “la situazione è preoccupante. Ho disposto – ha detto il ministro – il rientro immediato di due funzionari, ho ordinato la sospensione temporanea del servizio visti nazionali a Kinshasa e ho dato stringenti disposizioni a tutti gli uffici della rete al fine di rafforzare la capacità delle nostre sedi d’intercettare le richieste fraudolente di visti e prevenire fenomeni corruttivi“.