La voragine – che si è aperta lungo via Palermo – ha provocato il crollo parziale di una palazzina. I residenti, destati dal forte boato, sono scesi in strada.
Fortunatamente non si sono registrati feriti. Sul posto sono al lavoro diverse squadre dei vigili del fuoco, che stanno provvedendo a mettere in sicurezza l’area. Non si conoscono le cause cedimento, ma l’ipotesi più plausibile al momento è quella di una perdita d’acqua.
Un forte boato, poi il terreno che crolla sotto i piedi. È la tragedia sfiorata questa mattina all’alba a Villaricca, provincia di Napoli, dove si è aperta una maxi voragine lungo via Palermo. Il crollo ha provocato il cedimento della palazzina sovrastante. I residenti sono scesi in strada, pensando a una forte scossa di terremoto.
Al momento sono sei le famiglie evacuate, ma fortunatamente non si registrano feriti. Sul posto sono al lavoro diverse squadre dei vigili del fuoco, che stanno provvedendo a mettere in sicurezza l’area. Non si conoscono le cause cedimento, ma l’ipotesi più plausibile al momento è quella di un’infiltrazione d’acqua. I pompieri stanno anche provvedendo a rimuovere un’auto rimasta in bilico sulla maxi voragine, per poter controllare i danni ai sottoservizi.
Il 30 settembre scorso un’altra maxi voragine si è aperta a Fuorigrotta, quartiere ovest di Napoli, tra via Giambattista Marino e via Lepanto. Anche in quel caso non si sono registrati feriti, ma diversi nuclei familiari sono stati costretti a lasciare le loro abitazioni, per via del pericolo crollo.
Notizia in aggiornamento.
Fedez si è sentito male nella serata di venerdì, 2 agosto, mentre - col suo…
Da diversi mesi, Salvatore Raimondi esce dal carcere di Forlì per lavorare come magazziniere. L'uomo…
Il rapper si è sentito male mentre si trovava sul suo jet privato che avrebbe…
L’attentato di Bologna del 1980 è stato attribuito ai Nuclei Armati Rivoluzionari (NAR), un gruppo…
La Procura di Brescia ha disposto l'autopsia sul corpo della vittima, per accertare con esattezza…
Negli ultimi giorni non si è fatto altro che parlare del caso di Imane Khelif…