Mentre la tensione tra Cina e Stati Uniti è in costante aumento, emerge il rapporto riguardo al pallone spia cinese che è stato abbattuto sotto ordine del presidente Usa Biden a febbraio si cieli statunitensi, il quale ha generato un repentino deterioramento nei rapporti diplomatici tra Washington e Pechino. Le notizie emerse inizialmente da parte dei funzionari Usa non corrispondono a ciò che è emerso dalle ultime dichiarazioni della funzionaria del Pentagono Sabrina Singh che ha confermato le indiscrezioni emerse dall’emittente NBC.
Una questione delicata che ha fatto il giro del mondo e ha attirato a sé l’attenzione mediatica globale rendo l’accaduto noto a livello internazionale e ciò è stato additato dalla Cina come esagerato, mirato a mettere in cattiva luce le autorità cinesi. Le due grandi Potenze mondiali hanno affrontato l’argomento, ma il dissapore nato dalla questione spionaggio ha appesantito le dinamiche già incrinate, a causa delle limitazioni inerenti la tecnologia e i chip che ha preso poi il nome di guerra dei chip, ma anche, ovviamente, riguardo la posizione discordante in merito al conflitto in Ucraina, ma anche la profonda alleanza mostrata di recente da Putin e Xi Jinping ha reso le cose ancora più complicate.
Il pallone spia cinese è riuscito a sorvolare in diverse occasioni varie basi militari statunitensi da quando è stato identificato a fine gennaio fino al 4 febbraio, momento in cui l’amministrazione Biden ha dato l’ordine di abbatterlo.
Nel tempo in cui ha sorvolato sopra le basi militari, il pallone spia cinese è riuscito a captare dati che ha trasmesso informazioni rubate direttamente a Pechino, compresi dati sensibili militari. La notizia si scontra con i primi rapporti che, nonostante le verifiche non fossero ancora terminate, davano come improbabile che il pallone spia avesse concluso la sua missione di spionaggio.
Emerge che le informazioni venivano inviate in tempo reale, in base alle esigenze informazioni emerse, la notizia è stata data nella giornata di lunedì dalla Nbc, che ha avuto modo di confrontarsi con due alti funzionari statunitensi.
La NBC ha riportato le parole delle fonti che hanno riferito che: “L’intelligence che la Cina ha raccolto proveniva principalmente da segnali elettronici, che possono essere raccolti da sistemi d’arma o includere comunicazioni dal personale della base, piuttosto che da immagini”.
Il funzionario della Casa Bianca Kirby ha spiegato di non poter dare conferma in merito alle notizie emerse in via informale, ma ha voluto precisare che le autorità Usa hanno limitato: “la capacità del pallone di essere in grado di raccogliere qualsiasi additivo“.
Rimarcando sul fatto che il governo è stato in grado di limitare i danni e, soprattutto, è stato possibile arrivare a uno studio soddisfacente del pallone spia di Pechino.
Nonostante i funzionari cinesi abbiano negato inizialmente che si trattasse di un sistema di spionaggio atto a reperire informazioni sensibili dal territorio statunitense, la realtà è emersa dalle verifiche e nonostante venga minimizzata è qualcosa di altamente pericoloso, anche per le relazioni bilaterali tra Usa e Cina. Il pallone aveva le dimensioni di tre autobus e le autorità cinesi sostenevano si trattasse di un pallone per monitoraggio del meteo.
La situazione ha generato un pericoloso incidente diplomatico, tanto da fare rinviare la visita a Pechino del segretario di stato Blinken.
Il volo del pallone spia è stato osservato per diversi giorni, mentre sorvolava l’Alaska per poi arrivare al Montana, dove il Dipartimento della difesa Usa ha un sito di stoccaggio di armi nucleari presso la base di Malmstorm.
La Cina ha cercato di fare uscire dallo spazio aereo americano il prima possibile, dopo la scoperta, il pallone di spionaggio, stando a quanto riferito dai funzionari statunitensi.
La funzionaria del Pentagono Sabrina Singh ha rilasciato alcune dichiarazioni che hanno confermato la versione già preannunciata dai media locali.
Sabrina Singh ha risposto alle domande dei giornalisti nella sala stampa del Pentagono e ha confermato che il pallone spia ha raccolto informazioni anche se ha precisato che non è detto che le informazioni siano arrivate direttamente alla Cina in tempo reale.
Le autorità statunitensi secondo Singh hanno cercato tramite appositi percorsi tecnologici e informatici di limitare la manovra di spionaggio di Pechino. Nonostante ciò, è emerso chiaramente che, dalle indagini effettuate, la tecnologia cinese aveva anche modo di essere distrutta con un comando a distanza e il perché non sia avvenuto potrebbe essere stato causato da un mal funzionamento del dispositivo o per qualche motivazione sconosciuta.
È stato precisato che il fatto di aver potuto studiare il pallone spia ha dato spunti importanti alle autorità e fornito informazioni utili. Non è chiaro ciò che è stato trasmesso, nonostante sia invece sia evidente che informazioni importanti e conversazioni militari siano state spiate e immagazzinate dalle autorità cinesi.
I giornalisti hanno incalzato la funzionaria del Pentagono in merito alla portata delle informazioni trafugate ma in merito sono state fornite spiegazioni vaghe.
Soltanto durante il periodo di monitoraggio attuato dopo la scoperta delle autorità di Washington ha sorvolato obbiettivi militari sensibili più volte fino al 4 febbraio quando è stato abbattuto.
Inizialmente le informazioni condivise hanno minimizzato le capacità di spionaggio riferendo, però, della possibilità che potesse trasportare attrezzature in grado di trafugare informazioni e comunicazioni.
Biden ha poi riferito più tardi in merito alla delicata questione: “È una violazione del diritto internazionale. È il nostro spazio aereo. E una volta che entra nel nostro spazio, possiamo farne ciò che vogliamo.”
Ovviamente non sono state ancora completate le indagini e gli esperti di sicurezza stanno analizzando accuratamente per estrapolare quanti più dati possibili in ogni direzione.
Il governo Usa ha dichiarato che sono stati schierati altri palloni e che gli stessi hanno sorvolato quaranta paesi nei cinque continenti.
La situazione ora è ancora più delicata, in quanto è evidente che la tecnologia utilizzata da Pechino è riuscita a nel suo intento, ovvero spiare obbiettivi sensibili e la popolazione si chiede fino a che punto si saranno spinte le autorità cinesi e come potranno utilizzare i dati e, soprattutto, se dati militari importanti sono stati trafugati, a chi verranno forniti e per quale scopo.
Le autorità hanno sottolineato che sarà approfondita la vicenda in maniera minuziosa e le informazioni emerse saranno rese pubbliche, ma è un lavoro complicato che richiede previsione e tempo.
In tutto questo nervosismo McCharty ha deciso di incontrare, nonostante gli avvertimenti di Pechino, la presidente Tsai che si trova negli Usa.
Nonostante la tensione sempre crescente tra Stati Uniti e cena il presidente della Camera McCarthy ha deciso di compiere un passo che è stato più volte negli ultimi giorni causa di discordia ovvero incontrare la presidente di Taiwan Tsai ad un evento culturale e questo nonostante Pechino abbia precisato che nel caso in cui avessero scelto di incontrarsi realmente che avrebbero Preso una posizione dura e attuato contromosse. Ciò aveva fatto temere immediatamente per una possibile accelerazione della riunificazione di Taiwan alla Cina, che seppur considerata un’isola ribelle è fermamente illegalmente considerata da Pechino come proprio territorio, anche se è stato concesso nel corso degli anni all’isola di potersi gestire in una discreta autonomia.
Sembra però che niente abbia intimorito l’alto funzionario statunitense dato che l’ufficio di McCarthy che ha condiviso i dettagli dell’incontro nella mattinata di lunedì 3 aprile, spiegando che l’incontro avverrà presso la biblioteca Donald Regan in California dove lo stesso McCarthy presenterà un evento.
Il gruppo che si riunirà presso la biblioteca, include anche il rappresentante della California Pete Aguilar, che rappresenta i democratici, ma anche i leader del comitato ristretto sulla Cina e tutto questo è stato messo nero su bianco e la CNN ha potuto verificare la lista degli invitati all’evento in California.
Anche la Central New Agency di Taiwan ha confermato ieri che la presidente Tsai incontrerà il funzionario McCarthy e la notizia è stata condivisa con loro direttamente dall’ufficio presidenziale taiwanese.
Questo incontro è stato molto discusso in questi giorni e soprattutto per il fatto del divieto pervenuto direttamente dal governo cinese in un momento nel quale le relazioni sono particolarmente tese sia per il conflitto in Ucraina che per la questione dello spionaggio e della guerra elettronica tra le due potenze mondiali e questo non fa che alimentare ulteriormente l’astio.
La preoccupazione internazionale e che a questo punto Jinping decida di attuare l’invasione di Taiwan e, proprio per questo, già ieri le Filippine hanno comunicato le ulteriori quattro basi che concedono in utilizzo alle truppe statunitensi in modo da essere pronte ad un intervento nello stretto di Taiwan.
Nonostante il viaggio della presidente di Taipei non sia stato attuato specificamente per viaggiare negli Stati Uniti, ma gli incontri ufficiali sono previsti in Guatemala e Belize, il transito Usa alla fine, come nei timori cinesi, si è tramutato in un incontro diplomatico d’alto livello, che sicuramente alzerà malcontento e dissapori ulteriori.
La Casa Bianca è stata contattata ed è stato chiesto un parere e una conferma in merito al possibile incontro tra McCarthy e la presidente di Taiwan Tsai ma in merito a questo argomento non sono state fornite informazioni aggiuntive la risposta è stata: “Vorrei indirizzarvi all’ufficio del presidente e all’ufficio del presidente Tsai per qualsiasi dettaglio su un potenziale incontro”.
La stessa leader di Taipei ha affermato, a New York la scorsa settimana, che le relazioni con gli Stati Uniti non sono mai state così strette nella collaborazione tale da fornire un valido supporto all’isola. La presidente ha dichiarato: “Sappiamo di essere più forti quando siamo solidali con le altre democrazie.”
Il funzionario cinese Xu Xueyuan, la scorsa settimana, ha dichiarato ai media che la sosta di zai Negli USA potrebbe scatenare uno scontro serio e deteriorare in maniera grave i legami e i rapporti bilaterali generando un pericoloso meccanismo globale.
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