Il giornalista russo Nobel per la Pace, Dmitry Muratov, ha venduto la sua medaglia all’asta per milioni di dollari: il ricavato sarà devoluto per una giustissima causa.
Un gesto davvero nobile quello del giornalista Dmitry Muratov, giornalista russo che lo scorso autunno venne insignito con il Nobel per la Pace.
Preoccupato per le condizioni dei bambini rimasti soli in Ucraina, Muratov ha deciso di vendere la medaglia ricevuta alla premiazione del Nobel, ricavando tantissimi soldi da devolvere in beneficenza. Un gesto che colpisce, soprattutto nella situazione in cui si trova l’Ucraina dallo scorso febbraio, una guerra che non sembra placarsi.
Questa settimana, il giornalista Dmitry Muratov ha deciso di mettere all’asta la medaglia ricevuta per il suo Premio Nobel per la Pace, ricevuto a ottobre 2021.
La sua decisione è stata mossa da una causa molto nobile, ovvero quella di sostenere i milioni di bambini ucraini rimasti orfani a causa della violenta guerra tra Russia e Ucraina. Infatti, il ricavato della vendita sarà tutta destinata all’Unicef, che aiuterà questi bambini a trovare un sostegno per andare avanti.
La vendita della medaglia di Muratov è stata battuta per 103 milioni di dollari, una cifra esorbitante e altissima che sicuramente sarà d’aiuto ai piccolo rifugiati ucraini. La speranza di Muratov era proprio questa, altamente preoccupato per la sorte di questi bambini: ora potrà sicuramente aiutarli con qualcosa di concreto, nonostante in questi mesi abbiano già perso tutto.
Ma chi è Dmitry Muratov? Il giornalista russo è caporedattore del quotidiano indipendente russo Novaya Gazeta, accanito sostenitore di una stampa indipendente, nota per aver indagato sugli abusi di potere.
Nel 2021, Muratov viene nominato per il premio più prestigioso che c’è, ovvero il Nobel per la Pace e, nell’ottobre 2021, lo vince. il conferimento è stato motivato dal suo grande lavoro, che consiste nella costante ricerca di difendere la libertà d’espressione.
Il suo giornale è stato spesso oggetto di attacchi da parte di Vladimir Putin e del suo governo: ricordiamo che nel 2000 sei giornalisti del Novaya Gazeta vennero assassinati e nel 2006 perse la vita la famosa giornalista Anna Politkovskaya, mentre si trovava in Cecenia per documentare la violazione dei diritti umani.
Con questo ultimo gesto verso i bambini ucraini, Muratov è l’esempio di come tutti vorrebbero che questa guerra finisse, quanto sia ingiusta e quanto il popolo ucraino ha bisogno d’aiuto da parte di tutti noi.
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