“Il Presidente Mattarella ha firmato, su proposta del Ministro dell’Interno, il conferimento della medaglia d’oro al valor civile alla memoria di Willy Monteiro e ha conferito la medaglia d’oro al merito civile alla memoria di Don Roberto Malgesini”, è questo il post Twitter pubblicato sul profilo ufficiale Quirinale che ha annunciato le due onorificenze.
Willy Monteiro era stato ucciso la notte tra il 5 e il 6 settembre a Colleferro (Roma). Il 21 enne si trovava per strada con alcuni amici quando, intervenuto per sedare l’aggressione ai danni di un conoscente, Marco e Gabriele Bianchi lo hanno pestato a morte.
Il Presidente Mattarella riconosce infatti a Willy “eccezionale slancio altruistico e straordinaria determinazione”, precisando poi che il ragazzo avrebbe dato “prova di spiccata sensibilità e di attenzione ai bisogni del prossimo”.
Conclude poi il Capo dello Stato definendo Willy Monteiro un “luminoso esempio, anche per le giovani generazioni, di generosità, altruismo, coraggio e non comune senso civico, spinti fino all’estremo sacrificio“. A Willy è infatti stata conferita la medaglia al valore civile, per premiare cioè i cittadini che abbiano “esposto la propria vita a manifesto pericolo per salvare persone esposte ad imminente e grave pericolo”.
“Con generosa e instancabile abnegazione si è sempre prodigato, quale autentico interprete dei valori di solidarietà umana, nella cura degli ultimi e delle loro fragilità, offrendo amorevole accoglienza e incessante sostegno”, sono state le parole riservate invece a Don Malgesini.
Il prete degli ultimi che veniva brutalmente colpito il 14 settembre a Como con numerosi fendenti, ucciso durante una delle attività caritatevoli alle quali si prodigava quotidianamente. L’omicida era stato un uomo al quale aveva sempre dato piena assistenza e pieno sostentamento, un senzatetto di origini tunisine di 51anni.
Conclude Mattarella: “Luminoso esempio di uno straordinario messaggio di fratellanza e di un eccezionale impegno cristiano al servizio della Chiesa e della società civile, spinti fino all’estremo sacrificio“. La medaglia al merito, così come conferita a Don Malgesini, si dà per premiare “le persone, gli enti e i corpi che si siano prodigati, con eccezionale senso di abnegazione, nell’alleviare le altrui sofferenze o, comunque, nel soccorrere chi si trovi in stato di bisogno”.
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