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Meditazione, le tecniche per iniziare: una guida per principianti

Meditazione, come iniziare? Un interrogativo che certamente si sono posti almeno una volta tutti coloro che sono curiosi di apprendere significato e tecniche di quest’attività, ma incerti su come muovere i primi passi. Prima di capire riguardo la meditazione come si fa e i benefici che è in grado di apportare, cerchiamo di approfondire anche il suo significato, e imparare così ad apprendere in breve tempo, anche partendo da zero come principianti, come si medita: va detto per onestà intellettuale che ci vogliono decenni per imparare a comprendere e padroneggiare totalmente la meditazione e le sue variegate tecniche, tuttavia per apprendere almeno gli aspetti base della meditazione vi proponiamo una piccola guida essenziale. Qui apprenderete della meditazione tecniche e principi base, spiegati per essere alla portata di tutti coloro che vogliono davvero inoltrarsi in questo territorio denso di grandi soddisfazioni dal punto di vista del benessere psicofisico, per chi ha davvero voglia di approcciare alla materia senza scetticismi o pregiudizi.

Meditazione: significato e teoria

Prima di passare alla pratica è bene partire dalla teoria, ovvero provare a spiegare cos’è la meditazione, ma soprattutto cosa non è, un viatico necessario prima di arrivare a comprendere perché meditare fa bene alla salute. Meditare significa innanzitutto non rimanere fermi, evolversi, trasformarsi, focalizzando tutta la nostra attenzione sul presente senza distrazioni quando si affronta un aspetto della nostra vita, evitando allo stesso tempo il ristagno ossessivo del pensiero. Sembra poco chiaro? Di fatto, come spiegano anche sulla meditazione i libri e i testi anche sul web, meditare significa concentrarsi sul qui e ora, senza ansie, preoccupazioni e pensieri superflui che sono fonte di stress ed altri sentimenti negativi, imparando a contemplare la bellezza di un momento, di ciò che ci circonda e delle sensazioni che attraversano il nostro corpo in quell’istante.

Sebbene sia impiegata soprattutto nelle credenze e nei rituali orientali, la meditazione non è una pratica religiosa, avendo come mero punto di contatto la riscoperta della propria spiritualità, e non è un metodo induttivo per arrivare ad alcuna visione mistica, Ma soprattutto, cosa più importante, la meditazione non può essere pratica occasionale, anzi è molto importante essere costanti ed effettuare anche solo per pochi minuti ogni giorno le tecniche di meditazione che adesso andremo ad illustrare.

La meditazione e le tecniche base

Prima di vedere le figurazioni vere e proprie, bisogna apprendere le tecniche base per approcciare alla meditazione: innanzitutto per meditare bisogna ‘fermare il tempo’, ossia ritagliarsi nella fretta della nostra quotidianità del tempo e arrestare gli input che arrivano da ovunque in direzione del nostro cervello. Ad esempio anche facendo un percorso a piedi per dirigersi al lavoro o di ritorno a casa, è possibile apprendere istintivamente i principi della meditazione camminata se si compie il percorso in automatico, senza pensare a niente in particolare, e si verrà attraversati da pensieri che non c’entrano nulla con quanto dobbiamo fare. Questo verbo, ‘fermare’, si applica a tante cose quando si parla di meditazione e il suo significato, ad esempio fermare la propria mente su un oggetto focalizzando la propria attenzione su tutti i suoi aspetti, così come si può fermare la propria attenzione su una parola, sul suo suono e il significato: per arrivare all’essenza delle cose bisogna indagarne la natura, e questi esercizi apparentemente banali sono il modo necessario per entrare davvero nell’universo spirituale che è parte integrante della meditazione.

Pensare intensamente agli oggetti e alle parole di cui facciamo uso nella nostra quotidianità porta inevitabilmente a riflettere sulle conseguenze di ogni azione, parola, gesto: non è facile comprendere ed attuare questo passaggio, ma capire la meditazione, come iniziare a entrare in questo universo, richiede un lungo e paziente lavoro verso se stessi, ad esempio provando a immedesimarsi con la persona che riceverà le nostre risposte o prese di posizione, e pensare pensare a come ci si sentirebbe al suo posto. Il fine ultimo è cercare l’armonia, un luogo esteriore ed interiore dove ci si sente bene, circondandosi di elementi che possano creare tale situazione di benessere: una volta trovato questo luogo, bisogna cercare di passarci almeno 10 minuti al giorno, svuotando la mente da tutto quello che ci è capitato. Adesso possiamo passare al livello successivo, riguardo le tecniche di meditazione vera e propria.

La meditazione come si fa? I nomi e le posture delle tecniche

Esistono fondamentalmente otto tecniche di meditazione, che riassumiamo brevemente in questo elenco con le posture e il significato:

 

  • Meditazione zen – posizione seduta – benefici: consapevolezza, autocontrollo e migliore capacità di osservazione
  • Meditazione trascendentale – posizione seduta recitando un mantra – benefici: armonia interiore, tranquillità, pace e consapevolezza
  • Meditazione vipassana – posizione seduta – benefici: elevazione della spiritualità, visione più illuminata del mondo e della vita stessa
  • Meditazione mindfulness – si basa sull’osservazione e la concentrazione delle proprie azioni – benefici: accettazione totale di sé, sconfitta del dolore attraverso la completa consapevolezza
  • Ho’oponopono – recitazione di un mantra specifico – benefici: risanamento delle ferite interiori, miglioramento della capacità di perdonare e della gratitudine
  • Meditazione camminata – posizione dinamica, camminando – benefici: riorganizzazione dei pensieri, maggiore produttività, rinnovati dinamismo e concentrazione
  • Meditazione kundalini – posizioni varie – benefici: apertura dei chakra e risveglio dell’energia kundalini con benefici quali senso di serenità e pace
  • Meditazione dinamica – posizione dinamica, con movimenti del corpo senza freni – benefici: migliore controllo delle emozioni, apprezzamento del silenzio

Meditazione yoga, la postura

Concentriamoci adesso sulla postura quando si medita: la peculiarità più importante nella meditazione è senza dubbio quella di mantenere la schiena dritta, al fine di prevenire la sonnolenza e consentire più facilmente il flusso di energia. Per ottenere questo risultato il cuscino sul quale ci si siede abbia la parte posteriore di poco più alta di quella anteriore, inclinando il bacino leggermente in avanti: una volta raggiunta una certa comodità possiamo provare la posizione base per i principianti, ovvero la postura Vairocana, con le gambe incrociate, che aiuta la stabilità mentale e fisica rendendo più chiari e lucidi i nostri pensieri. La posizione Vairocana si caratterizza per sette elementi fisici: le gambe appunto incrociate nella posizione del loto, schiena dritta ma non tesa, la mano destra collocata nella mano sinistra, con i palmi verso l’alto, labbra e bocca rilassate, testa leggermente inclinata in avanti, occhi semiaperti che guardano in basso, lungo la linea del naso, e infine spalle larghe e rilassate, con i gomiti scostati dai lati del corpo per far circolare meglio l’aria.

Meditazione: come si fa la respirazione

Per poter godere della meditazione i benefici fino in fondo, la respirazione è fondamentale: una volta trovata la giusta posizione come quella sopra descritta, bisogna focalizzare la propria attenzione sul respiro, lasciando che il suo ritmo rimanga normale. Quando si espira, si provi a immaginare di soffiare via tutti i pensieri e le distrazioni sotto forma di fumo nero che evapora via, inspirando invece si deve immaginare di assorbire all’interno tutto ciò che c’è di buono e ispirato nel creato sotto forma di luce bianca che entra nel corpo e viene immagazzinata nel cuore. Mantenere attiva questa visione per 21 volte ogni volta che si inspira ed espira, in modo che i pensieri negativi e le distrazioni spariscano temporaneamente svuotando la mente, poiché non possiamo concentrarci su più di un pensiero alla volta, fino al punto di diventare la mente come un panno bianco, pronto ad accogliere le mille sfumature della spiritualità attraverso il processo meditativo.

Giulio Ragni

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