Il Mediterraneo è sempre più caldo. Mutamenti climatici e riscaldamento globale fanno si che anche il Mare soffra di cambiamenti record. Più 5 gradi sopra alla media è una variazione da non sottovalutare.
A far emergere questo dato è il monitoraggio che avviene mediante il sistema satellitare Copernicus. Questo è un programma di osservazione lanciato dall’Unione Europea a fine anni novanta. Lo scopo principale è proprio quello di osservare e monitorare disastri naturali e gli oceani.
Le temperature rilevate dal satellite sono mediamente superiori rispetto al passato di 5 gradi. Si tratta di temperature che vanno dai 28 gradi ai 30 ma che in qualche occasione, anche a seconda dell’ora della giornata hanno sforato il tetto dei 30 gradi.
Negli ultimi anni ottanta fino al 2005 i termometri erano saliti fino a 23 gradi centigradi questo per renderci conto dell’enorme balzo in vanati, negativo, che si è fatto.
Temperature cosi alte, infatti, possono determinare eventi estremi con più frequenza ma, soprattutto, con più potenza e capacità di distruzione.
Le possibiltà, poi, che si generino con più frequenza eventi quali cicloni e tornadi è una ipotesi non del tutto così remota.
Che il clima stia cambiando è un dato di fatto di cui oggi tutti parlano e ci si appresta, forse, a prendere provvedimenti.
L’emissione dei, cosiddetti, gas serra sembrerebbe essere alla base del riscaldamento globale che, inevitabilmente, finisce per interessare la terra, l’aria ed anche il mare.
Un mare più caldo, come iniziano a spiegare vari esperti significa un mare che innalza il suo livello (in quanto l’acqua con il calore si dilata).
L’acqua, poi, diversamente dalla terra assorbe calore rilasciandolo pian piano. Questo, infatti, lo abbiamo potuto riscontrare facilmente anche noi persone comuni facendo il bagno nelle ore serali.
Diventa, però, anche questo un problema che attraverso spiegazioni tecniche porta gli esperti ad affermare che uno dei problemi finali sarà un mare con meno ossigeno il che fa, facilmente, immaginare un mare con una fauna diversa e comunque ridimensionata.
Dati storici dimostrano come una variazione di mezzo grado possa contribuire a mutamenti sostanziali dell’ecosistema sia per quanto riguarda la compente ittica ma anche per quanto riguarda la flora.
La comparsa di specie estranee siano esse pesci o alghe è un ulteriore altro grave problema per l ‘uomo. L’estraneità di queste specie all’ecosistema circondante le porta ad essere molto invasive e per questo pericolose.
Anche il Mare è, quindi, un campanello di allarme e non da poco. Il riscaldamento globale ed i mutamenti climatici sono il problema che l’uomo deve affrontare per preservare la vita, così come la conosciamo.
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