Giorgia Meloni è appena arrivata a Hiroshima per la riunione del G7 che partirà venerdì e durerà fino a domenica.
Domani è previsto il bilaterale con il primo ministro del Giappone Fumio Kishida. Nel pomeriggio di domani ci sarà questo incontro che precede appunto il G7, evento su cui i riflettori sono puntati e che troverà una presidente italiana che in questo periodo è particolarmente attiva, infatti si è appena conclusa l’esperienza a Reykjavik per il Consiglio d’Europa. Subito poi si è messa in volo per il Giappone, collegandosi durante il viaggio per partecipare al vertice per discutere dell’emergenza maltempo in Emilia Romagna, presieduto dal ministro Nello Musumeci nella sede della Protezione Civile.
Meloni è atterrata a Hiroshima
Dopo la presenza al Consiglio d’Europa in una Reykjavik sotto la pioggia, Giorgia Meloni ha preso subito il volo per Hiroshima, dove è atterrata intorno alle 20 di questa sera per incontrare domani il primo ministro Kishida.
Il motivo del viaggio è il G7 che inizierà venerdì e terminerà domenica. Una sorta di giro attraverso il mondo quello della Meloni, iniziato ieri per impegni istituzionali che l’hanno portata nella prima tappa nella capitale dell’Islanda. Poi in serata è partita per Hiroshima facendo però uno scalo negli Stati Uniti. L’aereo presidenziale farà anche uno scalo nel viaggio di ritorno ad Astana, in Kazakistan, per essere ricevuta dal presidente Tokayev. Poi rientrerà a Roma lunedì.
In Giappone ci sarà un appuntamento importantissimo, quello del forum intergovernativo composto dai sette maggiori Stati economicamente avanzati del pianeta. C’è molta attenzione anche per il ritorno del presidente del Brasile, Paese che manca dal summit da 14 anni. Anche Lula è partito per Hiroshima e parteciperà all’evento come ospite e toccherà temi importanti come la conservazione ambientale, la fame nel mondo e la guerra in Ucraina sotto il punto di vista della sicurezza alimentare e l’evidente impatto sull’accesso al cibo.
Alla base dell’agenda del G7 ci saranno due temi principali, cioè il rafforzamento dell’ordine internazionale sulla base dello stato di diritto alla luce dell’invasione russa e il rafforzamento del Sud globale con un impegno dei Paesi del summit nel gestire le preoccupazioni degli esacerbati dalla guerra e dalla crisi alimentare.
Obiettivo fondamentale del G7 è quello di promuovere le sanzioni contro la Russia e il sostegno all’Ucraina, questo è il comune denominatore che unisce ormai tutto il mondo. Inoltre la presidenza di turno che stavolta è giapponese vuole che venga rafforzata la cooperazione attorno alla nozione di un libero e aperto Indo-Pacifico. Ancora, sempre Kishida ha promosso un futuro senza armi nucleari, condannando invece questa idea ipotizzata dal Cremlino.
Insomma i Paesi fanno fronte comune contro la minaccia russa e lo stesso logo del G7 rappresenta dei foglietti di carta con colori diversi a simboleggiare la solidarietà e la pace. Sul fronte economico invece il summit dovrà affrontare questioni come le politiche di mercato e la sicurezza delle catene di approvvigionamento. Però ci sarà anche spazio per la transizione energetica, la sanità, il cambiamento climatico, i diritti umani, la digitalizzazione e lo sviluppo sostenibile.
Meloni è esordiente al G7, così come lo è Rishi Sunak, entrambi si sono in effetti insediati nell’ottobre scorso. Gli altri sono presenti da più anni e il decano è il primo ministro canadese Trudeau.
Meloni a Reykjavik
Sono state ore intense per Giorgia Meloni, reduce dal vertice del Consiglio d’Europa a Reykjavik, dove sono stati riallacciati i rapporti con Macron, dopo le critiche all’Italia per la gestione della situazione dei migranti. Tuttavia il presidente francese ha riflettuto sulla situazione giungendo alla conclusione che bisogna cooperare per risolvere la problematica. Insomma fra Meloni e Macron è tornato il clima di cordialità.
In gran parte il Consiglio d’Europa è stato improntato sulla guerra in Ucraina e in questo campo Giorgia Meloni ha sempre esternato il suo appoggio a Zelensky, con cui c’è una grande affinità. Ha definito la lotta del popolo ucraino come un atto di difensione non solo della patria ma anche dei valori fondanti dell’identità europea, come la libertà, la democrazia, la libertà e l’uguaglianza fra gli uomini.
Dopo il summit in Giappone il prossimo impegno sarà il Consiglio dei ministri sull’emergenza maltempo. In queste ore ha ringraziato i soccorritori per il lavoro che stanno svolgendo nelle zone prese di mira dal maltempo, in particolar modo l’Emilia Romagna. L’impegno del nostro governo è stato ribadito nel collegamento di oggi e in effetti Giorgia Meloni è costantemente in contatto con la Protezione Civile per rimanere aggiornata sulla situazione.
In una situazione così tesa, i rapporti fra gli Stati non sono mai stati così stretti per quanto riguarda la Difesa. Con il G7 sarà possibile non solo fare il punto sulle sfide globali ma anche rafforzarli ulteriormente.