Roma e Algeria sono riusciti a siglare un accordo inerente a Impresa, energia e spazio.
Secondo Descalzi, entro il 2025 ci sarà una vera e propria emancipazione verso il gas russo.
Grande conquista è quella che ha ottenuto Giorgio Meloni la quale affermato che da poche ore, l’Algeria è diventato il principale fornitore di gas d’Italia.
A questo riguardo sono stati firmate ben due intese da parte di Eni insieme alla sua monologa Argentina, un’unione fatta per andare a diminuire le emissioni di gas serra per raggiungere uno sviluppo sostenibile.
L’altro scopo è stato quello di arrivare ad un aumento delle esportazione di gas da parte dell’Algeria fino all’Italia e verso tutta l’Unione Europea così da dar vita a un nuovo gasdotto dedicato all’idrogeno.
In questo modo il gas liquefatto riuscirà ad arrivare in Italia utilizzando meccanismo di diverse soluzioni energetiche.
E questo ciò che ha confermato la presidente del consiglio Giorgia Meloni nel momento in cui si è recata in Algeria in una visita ufficiale.
Durante la conferenza stampa, accanto al presidente Abdelmadjid Tebboune, la presidente ha voluto ringraziare in prima persona il paese nordafricano in quanto è diventato un “partner affidabile di rilievo strategico”.
Giorgia Meloni afferma che il governo vuole rafforzare sempre di più la collaborazione con l’Algeria sia in campo energetico che quello culturale e politico.
Giorgia Meloni fa riferimento anche a quanto sia importante attuare un “piano Mattei per l’Africa“.
L’argomento principale di cui si è discusso all’interno del colloquio tra Tebboune e Meloni, c’è anche “la stabilizzazione della Libia e del Mali, dove c’è una instabilità che ci preoccupa”.
Per quanto riguardo la Palestina, la presidente del consiglio afferma di essere abbastanza preoccupata per la l’instabilità presente.
L’accordo che è stato appena firmato tra l’Algeria e l’Italia vede al centro sia l’energia che l’impresa.
In particolar modo si fa riferimento ad un trattato, uno vero e proprio Memorandum d’Intesa Eni-Sonatrach in cui la collaborazione tecnologica è necessaria per fare in modo che si riduca il gas flaring.
Lo scopo anche quello di valorizzare le altre tecnologie così da diminuire le emissioni.
L’obiettivo che vuole raggiungere il memorandum è quello di trovare tutte le attività utili per diminuire le emissioni di gas serra nello stato dell’Algeria.
L’unione prevede anche l’utilizzo di alcuni progetti congiunti per quanto riguarda la diminuzione di emissione di CO2 all’interno di strutture produttive di idrocarburi in Algeria stessa.
L’Italia ha firmato il memorandum utilizzando come porta a voce Claudio De Scalzi, amministratore delegato di Eni mentre dalla parte algerina troviamo il PDG di Sonatrach Toufik Hakkar.
Per quanto riguarda gli obiettivi da perseguire nel futuro, troviamo quelli di azzerare le forniture d’Italia del gas proveniente dalla Russia.
La presidente del consiglio ha voluto parlare anche delle intercettazioni che durante gli ultimi giorni hanno dato vita hanno moltissime tensioni all’interno della maggioranza.
In base a ciò che afferma Giorgia Meloni “è necessario mettere mano alle cose che non funzionano, e quello che non funziona è un certo uso che si fa delle intercettazioni. Dobbiamo cercare le soluzioni più efficaci per capire quali punti che riguardano lo stato di diritto non funzionano”.
Nel corso della settimana, per Giorgia Meloni è in previsione um incontro con Carlo Nordio, il Ministro della Giustizia.
Ed è a questo riguardo che la premier italiana afferma, “ho chiesto a tutti i ministri un cronoprogramma: mi piacerebbe lavorare su una calendarizzazione dei lavori del governo nel 2023. Sto organizzando un giro con i diversi ministri”.
Per quanto riguarda lo sciopero dei distributori di carburante il quale avrà luogo il 25 e il 26 gennaio, Giorgia Meloni afferma che il governo non ha mai pensato di ideare dei provvedimenti con il fine di puntare il dito contro i benzinai
“Poi la media del prezzo non diceva che erano alle stelle. Sono state molto poche le speculazioni. Ma non potevamo tornare indietro su provvedimento che è giusto, pubblicare il prezzo medio è di buon senso”.
Giorgia Meloni interviene anche sulla questione dei balneari, un argomento che è stato trattato all’interno di un emendamento al Milleproroghe: “non ho cambiato sul tema“. E’ questa la conferma di Giorgia Meloni.
Inoltre la Presidente del Consiglio afferma che non era necessario applicare la Direttiva europea e che attualmente è molto importante comprendere quale sia la soluzione migliore a livello strutturale.
“Io immagino una soluzione non temporanea, convocheremo le associazioni dei balneari prima del voto degli emendamenti e capire se è più efficace la proroga o altre soluzioni, il mio obiettivo è mettere in sicurezza quegli imprenditori”. Queste le parole della presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
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